Giunta Rucco, il contro-bilancio impietoso dell’opposizione: “maggioranza sfaldata e città ferma”

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Questa mattina a palazzo Trissino a Vicenza si è tenuta la conferenza stampa dei gruppi consiliari di minoranza, presenti i consiglieri comunali di opposizione Sandro Pupillo e Giovanni Selmo (Da adesso in poi), Raffaele Colombara (Quartieri al centro), Isabella Sala, Cristiano Spiller, Cristina Balbi (Partito Democratico), Ciro Asproso (Coalizione Civica). È stata anche l’occasione per l’opposizione per rispondere alla conferenza stampa di fine anno di ieri del sindaco Francesco Rucco. Colombara ha per esempio definito “puerili” le accuse al governo, aggiugnendo che “non c’è nessun dato oggettivo che dica che questa amministrazione ha prodotto risultati“. L’opposizione quindi chiede alla giunta una verifica di mandato. “È una prassi della giunta su sollecitazione del presidente del Consiglio comunale – ha spiegato Pupillo – ma siccome tutto tace da parte del presidente e della giunta, la chiediamo noi“.

I problemi sono sia di forma che di contenuto, secondo l’opposizione. Per quanto riguarda la forma, la maggioranza non è compatta e il sindaco non è un punto di riferimento. “Il civismo di destra ha fallito – ha detto il consigliere Asproso -. Rucco è il più democristiano dei sindaci, e non lo dico come complimento. La civica di destra era una bella idea (gioco di parole involontario, la civica di Rucco si chiama appunto “Idea Vicenza”. n.d.r.) – ma è stata la prima a sfaldarsi a causa di litigi interni. Evidentemente a destra il civismo non funziona“.

Le stesse parole chiave di questa amministrazione durante a campagna elettorale – ha aggiunto Sala – non hanno trovato riscontro nella realtà. La trasparenza non si vede, non c’è più nemmeno l’assessore, e neanche la partecipazione.  Non è vero quanto ha detto il sindaco che i14 milioni arrivati in città sono stati solo coperture di mancati introiti. Ci sono state cose in più per i cittadini, più di un milione di buoni spesa”. “Stanno per arrivare ancora risorse dall’Europa – ha aggiunto Spiller – ma senza guida e visione si perdono 20 anni“.

L’ opposizione ha anchemostrato con dei cartelli i numeri dello sfaldamento, secondo loro, della maggioranza, con diversi assessori cambiati, diversi consiglieri che hanno cambiato “casacca”, e una scarsa presenza nelle commissioni consiliari. “Non si può continuare a governare Vicenza con il manuale Cencelli“.

 

Ma anche per quanto riguarda i contenuti, cioè le cose fatte per la città, il giudizio dell’opposizione è impietoso. “La città è ferma a prima delle elezioni – ha detto Asproso -, i cittadini ci raccontano sempre di problemi di illuminazione, a parti invertite qualche rappresentante di cittadini di destra sarebbe sceso in strada. I ponte tra Laghetto e Polegge rischia di cedere, manca la cura della città. Io ero contrario all’ipotesi due stazioni – aggiunge il consigliere di Coalizione Civica – ma almeno prima se ne parlava, ora non sappiamo quale sarà la nuova viabilità con la Tav”.

La situazione in zona Barcaro Zaccaria è ferma a come era con l’amministrazione precedente e anche la zona Pomari. Le scelte urbanistiche sono importanti, bisogna decidere se consegnare il centro storico alle famiglie o ai grandi marchi. L’ unica cosa che emerge dai documenti del sindaco è contrattazione tra privato e pubblico”.

Non ci sono nuovi cantieri – ha aggiunto Balbi -. Ci sono solo vecchi cantieri bloccati come quello dell’ex centrale del latte che fa parte del bando periferie, come park Cattaneo, le serre del parco Querini, la colonia Bedin Aldighieri, la sala del commiato.Non abbiamo traccia di progetti nuovi di questa amministrazione. Quali sarebbero? Viale San Lazzaro? C’è stata solo un’asfaltatura, una rotatoria, con un cordolo che riduce spazio ai pedoni, le ringhiere in piazza Castello? Sono già da rifare“.

Il buco nelle ringhiere di piazza Castello

Pupillo e Selmo parlano poi delle politiche giovanili: “i bandi E.R.P. (edilizia residenziale pubblica) hanno escluso i giovani, i centri aggregativi invece che supportati sono stati accusati, pensiamo ad esmpio a Porto Burci, l’Università è senza prospettive, anche perché una città universitaria pensa anche agli studenti, alle residenze, ai centri di aggregazione, è una cosa diversa da una città con l’università, si parla di cervelli in fuga, ma non tanto verso l’estero quando piuttosto verso altre regioni come Emilia Romagna e Lombardia dove c’è maggior possibilità di lavoro. Non vediamo nuovi spazi culturali per i giovani“.

Colombara ha poi affrontato il tema della sicurezza, che dal suo punto di vista, come recita anche il nome della sua lista (Quartieri al Centro), è strettamente legato all’emarginazione dei quartieri. “Il tema che ha portato questa amministrazione al governo è la sicurezza. La qualità della vita si misura nei quartieri, ma in essi la città è abbandonata. Ieri il sindaco ha annunciato nuove soluzioni per Campo Marzo, si fa molto cinema su quest’area, usata, come tutto il tema della sicurezza, come grande spot. Prendersi le responsabilità vuol dire rispondere a problemi come spaccio e prostituzione. Manca la manutenzione, mancano proposte, che fine ha fatto il vigile di quartiere? Il controllo di vicinato è stato un fallimento (ma c’è stata, ad onor del vero, anche una sentenza di illegittimità della Consulta della Corte Costituzionale).  Ci sono episodi di finestrini rotti per strada, i senzatetto sono raddoppiati ma, c’è il tema che Aim e polizia bruciano i cartoni e buttano via le coperte; è solo una risposta cinematografica a favor di telecamera. A Verona, dove la giunta è molto più di destra di questa, invece si stanno dando risposte più concrete“.

Infine è arrivata anche la pars construens, ovvero le proposte, da parte del consigliere Asproso: “vorrei fare una piccola autocritica. Se la nostra presenza come opposizione è massiccia e attiva, in consiglio comunale e nelle commissioni, forse no lo è altrettanto fuori. Allora se la politica si sposta in altri ambienti, anche noi faremo politica fuori dal palazzo, riaprendo canali di contatto con i quartieri per dare voce ai cittadini scomparsi dai radar e chiedere aiuto a persone competenti, esperti, personalità di Vicenza, etc., su temi di crescita e aiuto della città“.


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