Si è conclusa con un bilancio del tutto positivo la prima assemblea nazionale dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole (clicca qui per restare aggiornato sull’attività dell’Osservatorio), tenutasi lo scorso fine settimana in modalità telematica. L’incontro ha visto la partecipazione di oltre 100 persone tra aderenti all’appello lanciato nei mesi scorsi, rappresentanti di associazioni e sindacati, docenti, cittadine e cittadini, che ritengono di fondamentale importanza alzare il livello di attenzione sul numero purtroppo crescente di collaborazioni tra scuole e forze armate sotto forma di uscite didattiche, PCTO e protocolli d’intesa vari.
Parliamo di attività, spesso sollecitate dagli stessi Uffici Scolastici Provinciali e Regionali, condotte direttamente nelle scuole o all’interno di basi e aeroporti militari da personale in divisa e finalizzate alla formazione di studentesse e studenti sui temi più svariati, dalla sicurezza all’insegnamento della lingua inglese. Riteniamo si tratti di un’impropria invasione di campo, in quanto le questioni di didattica e di metodologia di insegnamento sono di competenza degli insegnanti e non certo del personale militare.
A nostro avviso non ci può essere alcun punto di tangenza tra forze armate e le istituzioni scolastiche, le quali hanno il compito di formare le nuove generazioni con riferimento ai principi di ripudio della guerra e di ogni forma di violenza sanciti dalla nostra Costituzione. Su questi temi si sono espressi i partecipanti all’incontro di venerdì pomeriggio con pieno accordo: «Esprimiamo tutta la nostra soddisfazione per la riuscita della prima assemblea nazionale dell’Osservatorio» – dichiara con entusiasmo il gruppo dei docenti promotori dell’Osservatorio. «Un pomeriggio di discussione proficua durante il quale sono stati approfonditi gli obiettivi da raggiungere e i metodi di lavoro che l’Osservatorio vuole mettere in pratica. La partecipazione di oltre 100 attivist*, – concludono – è un segnale molto forte che evidenzia ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, l’importanza del lavoro che vogliamo condividere e portare avanti con l’aiuto di tutte e tutti».
Si è deciso di strutturare l’Osservatorio in maniera orizzontale, con gruppi di lavoro che continueranno a “osservare” ancora più attentamente il fenomeno della militarizzazione delle scuole e produrranno materiali che daranno luogo a iniziative incisive nelle scuole e nei territori. Uno spazio di lavoro che tutte le associazioni e i singoli partecipanti sono chiamati a condividere per arrestare questa pericolosissima deriva.
Intanto l’attività dell’Osservatorio sarà rilanciata all’Eirenefest, il Festival del libro e della pace che si terrà a Roma dal 26 al 28 di maggio, durante il quale Michele Lucivero (docente Cobas Scuola Molfetta e giornalista di www.vipiu.it), Rosa Siciliano (Direttrice Editoriale «Mosaico di Pace»), Antonio Mazzeo (docente e Peaceresearcher), Antonino De Cristofaro (docente Cobas Scuola Catania), Lorenzo Perrona (docente Cobas Scuola Siracusa) presenteranno, con la moderazione di Annabella Coiro, i volumi La Scuola laboratorio di pace vol. 1, Storia geopolitica e didattica di pace e vol. 2, Militarismi e narrazioni belliciste.
Roma, 22 maggio 2023.