Anche mercoledì 1 maggio la Basilica palladiana rimarrà aperta dalle 10 alle 16, senza interruzione nella fascia oraria del primo pomeriggio. Sarà quindi possibile visitare il loggiato e il grande salone al primo piano e poi la terrazza con il suggestivo panorama sulla città.
Fino al 30 settembre il monumento sarà accessibile dal martedì alla domenica. Inoltre nei fine settimana (dal 3 al 5, dal 10 al 12 e dal 17 al 19 maggio) l’apertura sarà anche serale, dalle 18 alle 22.
L’ingresso sarà di 2 euro, per i residenti di città e provincia, e di 4 euro per chi viene da fuori provincia. L’abbonamento per l’intera stagione sarà di 7 euro. L’ingresso serale sarà di 1 euro. Rimangono riconfermate le consuete gratuità.
Il gioiello palladiano resterà accessibile al pubblico almeno fino al 6 gennaio 2020: l’intenzione dell’amministrazione è, infatti, quella di garantire la visita del Monumento nazionale (titolo acquisito dalla Basilica nel 2014) durante tutto l’anno.
Area archeologica di Corte dei Bissari
Fino al 30 settembre l‘associazione Ardea accompagnerà i visitatori della Basilica alla scoperta dell’“Area archeologica di Corte dei Bissari”: il sito archeologico, che si estende su una superficie di 150 metri quadrati con inserti a pavimento in vetro trasparente, è attraversato da una passerella da cui si possono vedere reperti risalenti al VII secolo a.C. fino all’epoca tardo romana (V secolo d.C.). Il percorso, che permette di apprezzare quanto rimane della strada romana, è arricchito da un apparato didattico essenziale articolato in titoli, sottotitoli e didascalie, anche in lingua inglese.
L’accesso all’area archeologica avviene dall’ingresso principale della Basilica palladiana, in piazza dei Signori.
Le visite sono possibili con un minimo di 10 e un massimo di 25 persone. E’ necessaria la prenotazione: Associazione per la didattica museale Ardea 3473938172, ardeaarcheo@gmail.com (2 euro adulti, 1 euro minori di 18 anni e gruppi scolastici; ingresso gratuito per accompagnatori di scolaresche e gruppi, al massimo due). I gruppi scolastici vengono accolti da martedì a sabato.
Gli altri musei cittadini
Anche gli altri principali monumenti cittadini saranno aperti mercoledì 1 maggio.
A Palazzo Chiericati sarà possibile visitare la collezione permanente del Museo civico accessibile da martedì a domenica dalle 9 alle 17 (ultimo ingresso alle 16.30, biglietti acquistabili allo Iat in piazza Matteotti e al Museo Naturalistico Archeologico in contra’ Santa Corona) e la mostra “Il Trionfo del colore. Da Tiepolo a Canaletto e Guardi”, aperta fino a domenica 5 maggio (biglietti direttamente in mostra oppure on line), che accoglie anche l’opera “Madonna con Santi” di Giambattista Tiepolo proveniente dal Museo Pushkin di Mosca e prima esposta alle Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari. In questa sede, con lo stesso biglietto, sarà possibile ammirare la collezione delle 31 opere del Settecento Veneto di Intesa Sanpaolo.
In occasione dell’allestimento della mostra, il percorso di visita del museo civico è modificato. Non sarà, infatti, possibile la visita delle tre sale affrescate, a sinistra dell’ingresso, e della sala dei lunettoni. Pertanto, una volta entrati nell’atrio, si scenderà alle sale ipogee del piano interrato attraverso lo scalone nobile, dove è esposta la collezione di giocattoli storici Cavalli-Rosazza. Poi si potrà salire direttamente al primo piano (dalla scala in vetro del giunto o utilizzando l’ascensore) e da lì il percorso proseguirà come da consuetudine.
Al Teatro Olimpico, aperto da martedì a domenica dalle 9 alle 17 (ultima entrata 16.30) proseguono le visite interattive POP – Palladio Olimpico Project, (comprese nel biglietto d’ingresso) da martedì a domenica alle 10 e alle 15.
La chiesa di Santa Corona sarà aperta dalle 9 alle 17, da martedì a domenica, con visite sospese durante la Santa Messa.
Al Museo Naturalistico Archeologico, aperto da martedì a domenica, dalle 9 alle 17 (ultimo ingresso alle 16.30) oltre alle collezioni permanenti si potranno vedere due esposizioni temporanee.
La mostra “Orsi e Uomini. Una preistoria dei Colli Berici” (fino al 30 giugno), indaga il complesso rapporto di convivenza e di competizione tra gli orsi e gli uomini per lo sfruttamento del territorio e delle sue risorse attraverso l’analisi della documentazione di resti ossei di plantigradi e di strumenti in selce usati per la caccia o per la macellazione delle prede, provenienti da ben 7 siti archeologici sui nostri colli. È esposto anche uno scheletro di orso delle caverne, Ursus spelaeus, una specie estintasi oltre 24 mila anni fa che, in posizione eretta, poteva raggiungere i 3,5 metri di altezza massima. La mostra è arricchita dal ricco reportage fotografico “Orsi e foreste” di Silvano Paiola, con immagini scattate in Finlandia e in Slovenia, che documenta la presenza in natura dell’orso appartenente alla specie Ursus arctos, segnalata in Europa e recentemente anche nelle nostre montagne.
Sempre fino al 30 giugno 2019 sarà possibile ammirare una serie di reperti donati al Museo Naturalistico Archeologico da Leopoldo Lioy e appartenuti a Paolo Lioy, celebre naturalista vicentino: un’ascia, frammenti di ceramica, un piccolo frammento d’ambra, alcune selci e frammenti di roccia, questi ultimi forse legati ad una raccolta geologica, che ora fanno parte della collezione del Museo.
Il Museo del Risorgimento e della Resistenza (Villa Guiccioli, viale X Giugno 115) è aperto dal martedì alla domenica, dalle 9 alle 13 e dalle 14.15 alle 17 (ultima entrata alle 16.30). Sarà possibile visitare anche il parco di Villa Guiccioli, aperto dalle 9 alle 19.30 dal martedì alla domenica.
Info: www.museicivicivicenza.it.