Bruxelles riconosca ufficialmente la vittoria di Vienna e dichiari il 12 settembre “data simbolo per l’Europa dei Popoli”. Lo chiede ini un comunicato il Parlamentare Europeo di Fratelli d’Italia – Ecr, Sergio Berlato, che ha presentato un’interrogazione alla Commissione. L’iniziativa è stata sottoscritta pure dal collega Nicola Procaccini e parte da un presupposto: il 12 settembre 1683, grazie alla mediazione diplomatica del frate cappuccino Marco d’Aviano, si gettarono le basi di “quella che oggi appare come una naturale condivisione di principi e valori”. Di qui l’istanza perché la giornata e lo stesso Beato d’Aviano vengano dichiarati formalmente “modelli per l’intera Ue”. “Fu allora che i vari popoli del continente, minacciati da una cruentissima invasione ottomana, parteciparono per la prima volta ad un movimento solidale nel nome della libertà – ha scritto il deputato italiano, ricordando come il motto ufficiale della Ue sia proprio “uniti nella diversità”.
L’iter avviato in queste ore non sarà sicuramente privo di ostacoli a causa delle delicate implicazioni storiche e internazionali dell’argomento. Ma Berlato punta in alto e mira al coinvolgimento diretto di altri Paesi, Austria e Ungheria in primo luogo. “Ci sono realtà nelle quali il frate pordenonese è già considerato un proto-fondatore dell’Unione e i suoi scritti andranno valorizzati senza remore anche a Bruxelles, magari con appositi appuntamenti e convegni a cadenza annuale”, ha concluso l’esponente di Fdi – Ecr. Il che anticipa di fatto quella che sembra la fase successiva del progetto: far dichiarare Marco d’Aviano patrono d’Europa insieme a San Benedetto, come adombrato nel 2003 dall’allora Papa Wojtyla durante la cerimonia di beatificazione del cappuccino seicentesco.