Il 26 e 27 novembre 2024, la Sala delle Edicole a Padova ospiterà il Congresso Internazionale “150 anni dell’immigrazione italiana in Brasile: produzione e circolazione dei saperi” (qui il programma completo, ndr), organizzato dal Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari dell’Università di Padova (DiSLL). L’evento rappresenta una riflessione corale sull’impatto della migrazione italiana in Brasile, esplorando come questa abbia plasmato non solo il tessuto sociale e culturale brasiliano, ma anche una vasta produzione letteraria e artistica.
In particolare è programmata per le 10 di mercoledì 27 novembre la PLENARIA con Oratore lo storico vicentino Emilio Franzina (Università di Verona) che relazionerà su “Brasiliani di origine italiana: immigrazione, culture e immaginari di un processo storico di adeguamento”, Presiede: Antonio Ruggiero
Due giorni per analizzare un fenomeno storico e culturale unico
Il programma del congresso si articola in sessioni tematiche dedicate ad approfondire i diversi aspetti di questo fenomeno migratorio. La prima giornata si aprirà con i saluti istituzionali e la plenaria inaugurale di Luiz Ruffato, scrittore brasiliano di origini italiane, che con il suo intervento dal titolo “Os invisíveis – a imigração italiana na literatura brasileira” analizzerà come la letteratura brasiliana abbia rappresentato la presenza e l’esperienza degli immigrati italiani. A seguire, studiosi e ricercatori provenienti da università italiane e brasiliane porteranno contributi che spaziano dalla narrativa storica alla poesia, fino al cinema e all’arte.
Nuovi scrittori e la nascita di una letteratura migrante
Tra i temi centrali dell’evento c’è l’esplorazione della figura dello scrittore di origine italiana in Brasile, un soggetto letterario e sociale che ha contribuito a creare una letteratura migrante unica nel suo genere. I relatori discuteranno opere come quelle di Eduardo Dall’Alba, poeta che nei suoi versi restituisce le esperienze della diaspora, o di autori come Joanim Pepperoni, pseudonimo dietro cui si celano narrazioni che parodiano e reinterpretano i miti dell’immigrazione italiana nella Serra Gaúcha.
Si parlerà anche del contributo letterario in lingue diverse, tra cui l’italiano, il portoghese, il “Talian” e il “Macarronico”, che hanno dato vita a un’ibridazione linguistica capace di riflettere le complessità identitarie dei migranti e dei loro discendenti.
Arte, storia e cultura come strumenti di dialogo
Non solo letteratura: l’immigrazione italiana in Brasile ha influenzato profondamente il panorama artistico e culturale del paese. Tra i temi in programma, spiccano lo studio delle opere del pittore Aldo Locatelli, che ha portato in Brasile le tradizioni iconografiche italiane, e l’analisi delle produzioni cinematografiche che raccontano la vita degli immigrati italiani, come Merica e O Quatrilho. Non mancheranno riflessioni sull’uso del teatro, della musica e delle arti visive come strumenti per rappresentare e tramandare l’eredità culturale italiana.
Il contributo degli studiosi e la cittadinanza come tema centrale
Durante il congresso, verrà affrontato anche il tema del riconoscimento della cittadinanza italiana per i discendenti degli immigrati, con un intervento specifico a cura di Vincenzo Durante dell’Università di Padova. Questo argomento, di grande attualità, verrà analizzato sia dal punto di vista normativo che da quello pratico, mettendo in luce le sfide e le opportunità per le nuove generazioni.
Un’opportunità di confronto e scambio culturale
L’evento si concluderà con una serie di presentazioni di libri e letture di poesie, tra cui Sob o Signo da (Re)Invenção: Poesia Concreta no Brasil di Maria Fontes e Sulla bocca della gente, curata da Gian Luigi De Rosa. La pluralità delle voci coinvolte, unite da una matrice comune, offre una panoramica ricca e articolata su come l’immigrazione italiana abbia contribuito a ridefinire l’identità culturale brasiliana.
Informazioni utili
Il congresso, aperto al pubblico, si terrà presso la Sala delle Edicole, accessibile tramite la scalinata della Sala dei Giganti, in Piazza Capitaniato a Padova. Un appuntamento imperdibile per studiosi, appassionati di letteratura e storia, e per chiunque voglia approfondire il legame profondo tra Italia e Brasile attraverso il prisma della cultura.