17enne grave dopo aver assunto droga, soccorso fuori discoteca di Caldogono: si risveglia solo 10 ore dopo

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Un 17enne è stato soccorso in gravi condizioni dopo aver assunto droga fuori dalla discoteca “Nordest” di Caldogno. Il ragazzo è crollato a terra poco dopo le 3 del mattino di domenica 17 marzo, terrorizzando gli amici che erano con lui.

Il fatto viene riportato sull’edizione odierna de Il Giornale di Vicenza. Karl Zilliken racconta di come il personale della sicurezza del locale sia intervenuto per prestare i primi soccorsi e ha trasportato il ragazzo in un luogo sicuro per l’arrivo dell’ambulanza. Allertato il 118, il personale sanitario ha stabilizzato il paziente e lo ha trasportato all’ospedale San Bortolo di Vicenza con un codice di media gravità.

I medici del pronto soccorso hanno sottoposto il ragazzo a diverse procedure per disintossicarlo delle sostanze stupefacenti assunte. Il giovane si è risvegliato solo tra la tarda mattinata e le prime ore del pomeriggio di domenica, grazie anche alla fisiologica espulsione della droga.

Non è infrequente – si legge sul quotidiano vicentino – che gli operatori del Suem debbano intervenire, soprattutto nei giorni di venerdì e sabato, fuori dai locali della provincia per soccorrere giovani vittime dei loro stessi abusi. Spesso sono molto giovani e non ci sono differenze di sesso. Molto di frequente è l’alcol, bevuto in grandi quantità, a colpire, ma capita anche ci siano droghe di diversa natura, come ad esempio la diffusissima cocaina o la più rara ma molto più “forte” ketamina, oppure direttamente un mix che rischia di essere difficilmente domabile anche da parte dei sanitari e dall'”arsenale” di antidoti che hanno a disposizione.In alcuni tra i più famosi locali della città, il servizio di sicurezza è in grado di intervenire in autonomia per le situazioni meno gravi grazie alla formazione degli operatori, anche se quando le cose si fanno più complesse la chiamata al Servizio di urgenza ed emergenza diretto da Federico Politi è l’unica soluzione per soccorrere i giovani in difficoltà”.

Fonte: Il Giornale di Vicenza