21 marzo 1800: nasce a Corfù la Repubblica Settinsulare con il Leone di San Marco come simbolo.

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Il 12 maggio 1797 cadeva (o meglio tramontava)  la Serenissima Repubblica Veneta colpita a tradimento da Napoleone e dai collaborazionisti giacobini veneziani; il Leone di San Marco continuava a sventolare in tutta la Dalmazia e l’ultimo, struggente, ammaina bandiera fu celebrato a Perasto, nelle Bocche di Cattaro il 23 agosto 1797, un addio all’insegna delle lacrime e del “Ti co Nu, Nu co Ti”.

A Corfù i francesi arrivarono il 28 giugno, anche qui con il tradimento e l’inganno, sventolando la bandiera di San Marco, accolti dal Provveditore generale veneto Carlo Aurelio Widman, che ben presto fu esautorato dal comandante francese Antoine Gentili.

Il 5 luglio, fu innalzato l’albero della libertà, furono abbattuti i Leoni di San Marco, vennero dati alle fiamme i gonfaloni e il libro d’oro del Comune.

Testimoni oculari riferirono “che non pochi piansero a quell’incendio ed altri si allontanarono per non essere spettatori”. Che la demenza non avesse ottenebrato tutti i cervelli, lo prova l’atto di protesta: “l’albero di virtù, di salute, di vita”, di nottetempo, fu abbattuto.

Corfù non poteva rinnegare quattro secoli di storia, durante i quali San Marco le aveva dato la dignità di un libero vivere civile.”

Le autorità francesi decretarono  -che  colui, il quale avesse denunziato l’empio mostro profanatore del più augusto monumento che fosse mai stato innalzato in quelle contrade- oltre l’essere dichiarato benemerito della patria, avrebbe avuto un premio di 500 talleri.

Ma nonostante le minacce, la scomunica e il premio di 500 talleri gli autori rimasero impuniti il che la dice lunga del clima che c’era in città …

Appena si presentò l’occasione gli abitanti di Corfù si liberarono dagli odiosi francesi e il 21 marzo 1800, con l’adesione delle altre isole ionie, Passo, Leucade, Itaca, Cefalonia, Zante, Cerigo, nacque la “Repubblica Settinsulare” (o Eptaneso) con la benedizione della Russia e dell’Impero Ottomano; il simbolo della nuova repubblica fu individuato il Leone di San Marco con il libro schiuso e con le sette frecce che rappresentavano la federazione delle sette isole; una tangibile testimonianza dei sentimenti di gratitudine e di deferenza nei confronti della Serenissima da parte delle popolazioni delle isole; capitale del nuovo stato divenne la città di Corfù. Uno dei protagonisti di quella Repubblica fu Giovanni Capodistria, nato a Corfù l’11 febbraio 1776, cittadino veneto, che si laureò all’Università di Padova e divenne in seguito il primo Presidente della Grecia libera.

La Repubblica Settinsulare ebbe vita breve; in seguito alla pace di Tilsit (7 luglio 1807) le isole furono passate alla Francia napoleonica per essere occupate poi dagli inglesi che il 5 novembre 1815 fecero nascere gli “Stati Uniti delle Isole Ionie” (anche Unione delle Isole Ionie) come protettorato del Regno Unito; particolarmente interessante la bandiera dove  troviamo l’Union Jack e il Leone di San Marco con le sette frecce su sfondo blu e cornice rossa; con il trattato di Londra, firmato il 29 marzo 1864 da Regno Unito, Francia e Russia, le isole saranno poi  unite alla Grecia.

Ancor oggi i cittadini di Corfù ricordano con emozione come, grazie alla Serenissima, la loro isola fu l’unico lembo di terra greca che non fu mai occupato dai turchi.

Ettore Beggiato