?Il 23 agosto 1797, a più di tre mesi dalla caduta di Venezia consegnatasi ai soldati napoleonici, i cittadini di Perasto si ritrovarono davanti al il Capitano Giuseppe Viscovich per seppellire il Gonfalone della Serenissima: ultimo vessillo marciano ad essere ammainato?. Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio regionale del Veneto ricorda così ?uno dei momenti più alti della nostra storia patria: fu in quell?occasione che il capitano Viscovich pronunciò in serbo-croato quel bellissimo discorso immediatamente tradotto in veneto e negli anni successivi anche in Italiano, passato alla storia con il titolo di ?Ti co nu e nu co ti?. Un discorso ? ha detto Ciambetti – che il nipote del Capitano Viscovich, Francesco, volle pubblicare a testimonianza di ?un fatto che altamente onora il sentimento leale dei nostri proavi verso i legittimo Sovrano, ed illustra splendidamente la nostra storia, perché è più unico che raro l’esempio d’un popolo che tributa omaggio ad un governo caduto, e dal quale non spera più né onori, né premi, né ricompense?. Ecco il significato profondo di questo 23 agosto, la lealtà verso la propria storia senza secondi fini. A 221 anni da quel giorno, l?emozione del discorso e dall?abbraccio affettuoso di Perasto al gonfalone di San Marco l?emozione rimane intatta.?
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