Prenderanno il via domani i momenti istituzionali previsti dall’amministrazione in occasione dell’anniversario della Liberazione che ricorrerà domenica 25 aprile.
Domani, alle 11 allo Stadio Menti, si terrà una breve cerimonia di inaugurazione della lapide muraria dedicata alla memoria di Armando Frigo, giovane calciatore del Vicenza ed eroe dimenticato della Seconda guerra mondiale. La lapide verrà posta in prossimità dell’ingresso dello Stadio e all’esterno delle mura. Saranno presenti il sindaco del Comune di Vicenza Francesco Rucco, il consigliere comunale Ivan Danchielli, il sindaco di Roana Elisabetta Magnabosco, il direttore generale del LR Vicenza Paolo Bedin e alcuni parenti e amici di famiglia di Armando Frigo.
Nato a Clinton nell’Indiana nel 1917 da genitori emigranti originari di Roana, Armando Frigo rientrò in Italia a 8 anni e si stabilì a Vicenza, dove intraprese una brillante carriera di calciatore giocando nel Vicenza. Durante la guerra fu inviato nell’attuale Montenegro, e il 10 ottobre 1943 fu fucilato dai nazisti, sacrificando la sua vita per salvare quella dei suoi uomini, che per un mese avevano resistito eroicamente a Crkvice. Per ragioni legate alla procedura burocratica di conferimento, Armando Frigo non fu decorato con la medaglia d’oro al valor militare e rimase tra gli eroi dimenticati della Seconda guerra mondiale.
Sabato sarà pubblicata sul sito e sui canali social del Comune di Vicenza la video intervista realizzata dal dottorando dell’Università del Piemonte Orientale Stefano Scaletta, in collaborazione con Paola Farina, a Piero Cividalli, ultimo superstite italiano della Brigata Ebraica, il corpo militare dell’esercito britannico costituito da circa 5.000 volontari ebrei che sbarcarono nel 1944 in Italia per combattere il nazifascismo. La testimonianza di Cividalli ripercorrerà, a partire dal racconto della sua storia personale, il servizio svolto nella Brigata Ebraica e alcuni dei fatti storici della guerra di Liberazione e dell’Italia nel secondo dopoguerra.
Domenica 25 aprile, alle 10, sarà celebrata nel parco del Museo del Risorgimento e della Resistenza di Vicenza la cerimonia ufficiale, che si svolgerà brevemente e in forma statica in ottemperanza alla normativa anti Covid-19. Saranno presenti il sindaco Francesco Rucco, il ministro per le disabilità Erika Stefani, il generale di divisione Andrew Rohling, comandante di Us Army Africa. In accordo con le autorità competenti, l’amministrazione ha ampliato il numero dei partecipanti arrivando a una trentina di persone, che parteciperanno in rappresentanza delle principali autorità civili, religiosi e militari e degli enti e associazioni rappresentativi delle componenti sociali ed economiche. Sono stati invitati, inoltre, tutti i capigruppo consiliari.
La breve cerimonia prevede la deposizione delle corone d’alloro sulle lapidi che ricordano i 148 caduti vicentini della Resistenza. Saranno presenti la Bandiera di Vicenza, decorata con due medaglie d’oro al valore militare, una delle quali per i fatti della Resistenza, e il Gonfalone della Provincia di Vicenza.
I discorsi non verranno pronunciati durante la commemorazione, ma saranno pubblicati come videomessaggi nel sito e nei canali social del Comune. Oltre al saluto del sindaco Francesco Rucco, sarà diffusa l’orazione ufficiale affidata quest’anno al dottore Ubaldo Alifuoco, già assessore al bilancio e alle finanze del Comune di Vicenza, oggi presidente dell’Associazione culturale 11 settembre. L’associazione ha nella sua missione istitutiva la difesa dei valori di libertà, giustizia sociale e sicurezza che sono alla base della Costituzione e per la sua attività ha ricevuto per quattro volte la medaglia d’onore del Presidente della Repubblica.
Domenica 25 aprile tutta la Basilica palladiana e il Palazzo del Monte di Pietà saranno inoltre decorati con bandiere tricolore.