28 aprile, Giornata Mondiale delle vittime dell’amianto. Legambiente: un appello al cambiamento in Veneto

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Ogni 28 aprile si celebra la Giornata Mondiale per le Vittime dell’Amianto, un momento dedicato a riflettere e agire contro i pericoli di questa sostanza ancora diffusa. In Veneto, l’amianto continua a rappresentare una minaccia seria, nonostante l’introduzione di leggi per il suo divieto oltre tre decenni fa. La regione, purtroppo, vede ancora una prevalenza allarmante di casi di mesotelioma, un cancro collegato all’esposizione all’amianto, con 3.026 nuovi casi identificati dal 1985 al 2022.

La presenza di questa fibra killer è ancora vasta, con 1.348 siti contaminati segnalati solo in Veneto, di cui 796 ancora da bonificare. Questi dati, confrontati con quelli di regioni simili come il Piemonte, rivelano una situazione critica che necessita di interventi immediati. Legambiente Veneto ha lanciato un appello per un’azione incisiva: è urgente realizzare un piano concreto per la rimozione dell’amianto e la creazione di siti sicuri per il suo smaltimento, attualmente assenti nella regione.

Luigi Lazzaro, presidente di Legambiente Veneto, descrive l’amianto come un’emergenza invisibile ma devastante. Sottolinea la necessità di un approccio libero da ideologie nella scelta dei siti di smaltimento, puntando su una verifica della fattibilità tecnica e ambientale. Lazzaro invita anche i consiglieri regionali a non strumentalizzare la questione per fini elettorali, ma a concentrarsi sulla risoluzione di questo dramma sanitario ed ambientale.

La Giornata Mondiale per le Vittime dell’Amianto non è solo un momento di commemorazione ma anche un’opportunità per rinnovare l’impegno verso la sicurezza ambientale e la salute pubblica. Un piano efficace di rimozione e smaltimento dell’amianto in Veneto non è solo necessario, ma vitale per prevenire ulteriori perdite di vite umane a causa di questa pericolosa sostanza ancora troppo presente nei nostri ambienti.


Ad oltre trent’anni dall’approvazione della legge 257/1992, che mise al bando l’estrazione, l’importazione, la produzione e la commercializzazione dell’amianto e dei prodotti che lo contengono, torniamo a parlare di questo materiale che provoca gravi effetti sulla salute delle persone.

L’amianto è una fibra minerale che nel passato fu ampiamente utilizzata, senza conoscerne i potenziali rischi. Oggi sappiamo che una delle potenziali conseguenze dell’esposizione a questo materiale, sia professionale che ambientale, è lo sviluppo di un tumore maligno aggressivo nello strato che riveste gli organi del torace e dell’addome (mesotelio): il mesotelioma.