Dal 6 al 12 febbraio anche a Vicenza la Raccolta del Farmaco

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a Vicenza la Raccolta del Farmaco
La conferenza stampa di presentazione della Giornata della Raccolta del Farmaco a Vicenza

Anche Vicenza aderisce alla Giornata di Raccolta del Farmaco organizzata in tutta Italia dalla Fondazione Banco Farmaceutico con il sostegno di Federfarma. Da martedì 6 a lunedì 12 febbraio, in 56 farmacie nella provincia vicentina sarà possibile donare liberamente uno o più farmaci da banco che poi saranno destinati a persone in difficoltà economiche.

L’iniziativa è stata presentata questa mattina in conferenza stampa dall’Assessore regionale alla Sanità e ai Servizi Socio-Sanitari Manuela Lanzarin, dalla presidente di Federfarma Vicenza dott.ssa Daniela Giovanetti, dal dott. Matteo Vanzan della Fondazione Banco Farmaceutico e dal presidente della sezione di Vicenza della Croce Rossa Pierandrea Turchetti.

Da martedì 6 febbraio e per tutta la durata della campagna – curiosamente quasi gli stessi giorni del festival di Sanremo, che si spera ispiri con le sue melodie la generosità di tutti – i cittadini troveranno nelle farmacie aderenti un punto di raccolta dei farmaci e materiale informativo sull’iniziativa: potranno quindi scegliere di donare una o più confezioni di farmaci da banco che poi verranno distribuite a famiglie o persone bisognose, tramite una rete di associazioni di volontariato locali.

Durante l’edizione 2023 della Raccolta del Farmaco, in provincia di Vicenza erano state raccolte ben 5.573 confezioni per un valore di circa 45 mila euro, alle quali si aggiungono le 1.700 confezioni donate durante tutto l’anno nelle quattro farmacie vicentine che ospitano un punto di raccolta permanente della Fondazione Banco Farmaceutico.

La speranza, e anche l’obiettivo, è di fare ancora meglio nel 2024. «La tipologia di farmaci donati è molto ampia – commenta la dott.ssa Daniela Giovanetti -,  ma tutti rappresentano dei presidi molto importanti per la salute e il benessere della popolazione». I cittadini per lo più donano analgesici e antipiretici, antiinfiammatori per uso orale, preparati per la tosse, farmaci per dolori articolari e muscolari, antimicrobici intestinali e antisettici. «Voglio sottolineare inoltre – aggiunge la dottoressa Giovanetti – che tutte le farmacie aderenti si impegnano in prima persona a effettuare una donazione, a conferma della loro sensibilità al contesto sociale in cui operano. Viviamo in un’epoca nella quale il fenomeno della povertà sanitaria è sempre più ampio e le farmacie vicentine sono orgogliose di poter dare il proprio contributo per garantire a tutti la possibilità di accedere ai farmaci di prima necessità».

A confermare la crescita della povertà sanitaria sono i dati dell’Osservatorio OPSan, secondo il quale in Italia nel 2023 sono state oltre 427 mila le persone che hanno dovuto chiedere aiuto a una delle 1.892 realtà assistenziali convenzionate con Banco Farmaceutico per ricevere gratuitamente farmaci e cure: rispetto alle 386.253 persone del 2022, c’è stato dunque un aumento del 10,6%.

Una problematica ben presente anche nella provincia berica, come sottolinea il presidente della sezione locale della Croce Rossa Pierandrea Turchetti: «Una delle attività più importanti della Croce Rossa Italiana è promuovere la cultura dell’inclusione sociale per un’integrazione attiva delle persone vulnerabili. Le persone in condizione di difficoltà economica o comunque di fragilità, temporanea o permanente, si rivolgono ai nostri sportelli nel territorio per chiedere supporto economico o per altri servizi». Tra le tante richieste di aiuto, nel 2023 ben 769 riguardavano il bisogno di farmaci, parafarmaci e presidi medici. «E questo – precisa Turchetti – solo come Comitato di Vicenza, che copre il territorio tra Arzignano e Camisano. Alle richieste abbiamo risposto in parte con 358 consegne di farmaci raccolti anche attraverso il Banco Farmaceutico, mentre ad un 15%, trattandosi di farmaci soggetti a prescrizione medica, abbiamo risposto con l’erogazione di buoni acquisto. E i numeri purtroppo sono in aumento: abbiamo registrato una crescita del 20% rispetto all’anno precedente.»