Saranno oltre 60 le imprese artigiane CNA presenti alla prossima edizione di Vicenzaoro September che aprirà i battenti venerdì 6 settembre. Il principale evento internazionale dedicato al settore dell’oreficeria, argenteria e gioielleria darà l’occasione agli artigiani CNA di mettere in luce pezzi unici e creazioni di design ricercato ed esclusivo secondo gli ultimi trend di mercato.
Tra gli operatori del settore alla vigilia di Vicenzaoro September prevale un cauto ottimismo, alla luce del bilancio positivo con cui si è chiuso il primo trimestre 2024, con 3,3 miliardi di euro di esportazioni, in crescita del 55,4% in valore e del 36,7% in quantità, pur in presenza di una domanda mondiale di gioielli in oro in lieve calo (-2%).
Risultati che, secondo il presidente nazionale Orafi CNA Arduino Zappaterra, dimostrano la resilienza del comparto, con un grande contributo delle esportazioni. «In particolare – ha precisato Zappaterra -, le esportazioni di gioielleria in oro, seppur con una crescita quantitativa limitata, hanno beneficiato del trend rialzista dei metalli preziosi, con il prezzo dell’oro che ha superato i 73 €/grammo, un aumento del 26,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ora naturalmente il nostro auspicio è che i prezzi si stabilizzino, perché l’alta volatilità è un danno a tutti i livelli».
Ancora una volta è l’export a trainare il mercato, e da questo punto di vista spicca il balzo delle vendite verso la Turchia, che diventa il primo mercato di sbocco, passate da 179 milioni a 1,3 miliardi di euro: a impattare in positivo le scelta fiscali di Ankara di tassare la materia prima, rendendo più conveniente l’importazione di semilavorati, e di imporre dazi fino al 20% all’importazione di oro da mercati extra UE. Rimane positivo anche l’andamento delle esportazioni verso partner consolidati come Stati Uniti (+1,4%), Svizzera (+12%) ed Emirati Arabi Uniti (+21,1%). Tra le province italiane, Vicenza continua a giocare un ruolo chiave, posizionandosi tra le prime aree di esportazione, con mercati di sbocco predominanti negli Stati Uniti e nei Paesi Arabi.
«Fa piacere vedere come in Turchia la produzione stia tornando ad accelerare – ha aggiunto Zappaterra – dopo il grave terremoto che un anno e mezzo fa ha colpito proprio l’area del distretto orafo di Kahramanmaraş, secondo dopo Istanbul, con il quale nel 2021 Vicenza ha avviato un importante canale di dialogo commerciale. Un segnale importante, che conferma come determinazione e preparazione nell’affrontare le sfide del mercato permettano di arrivare veramente oltre ogni ostacolo».
Benché i dati siano incoraggianti, per il futuro non mancano le incognite, legate alle oscillazioni del prezzo delle materie prime e a un contesto internazionale di grande incertezza, con il rischio che le prime ad essere esposte siano proprio le produzioni unbranded all’interno della filiera.
«Le imprese – ha quindi concluso Zappaterra – devono attrezzarsi per innovare metodi e modelli, ed esplorare nuovi mercati potenziali. C’è poi la necessità di un’azione sempre più forte e sinergica tra mondo produttivo, associazioni e gli altri attori del settore. Solo unendo le forze è possibile supportare il mondo della piccola e piccolissima produzione orafa e argentiera, da sempre asse portante e creativo di questa filiera. Dal nostro punto di vista poi rappresenta un grande passo avanti il rinnovamento del quartiere fieristico di Vicenza, che renderà Vicenzaoro ancora più contemporanea e attrattiva per le future edizioni. Nonostante i possibili disagi legati ai lavori, siamo certi che gli sforzi saranno ampiamente ripagati».
Il programma di Vicenzaoro September si può consultare sul sito ufficiale dell’evento.