Una drammaturgia originale, frutto di un lungo lavoro di dialogo e confronto sul tema, umanissimo, del perdono. È “Settanta volte sette”, lo spettacolo vincitore del Festival “Teatri del Sacro 2019” che sabato 25 gennaio inaugurerà la nuova stagione culturale del Festival Biblico.
La compagnia che lo porterà in scena all’interno della basilica di Sant’Agostino, a Vicenza (inizio alle 20.30, ingresso libero fino all’esaurimento dei posti), si chiama “Controcanto Collettivo”, conta in tutto sei attori e si è ritagliata uno spazio nel panorama teatrale italiano con “Sempre domenica”, lavoro che ha preceduto “Settanta volte sette”. «Lo spettacolo che porteremo a Vicenza ha richiesto tre anni di lavoro – spiega la regista e attrice Clara Sancricca -. Lavoriamo su scritture di scena, improvvisando, immaginando e abitando le situazioni. Arrivare ad un copione è più un’esigenza “burocratica”, perchè tutto il nostro lavoro rimane ben fissato nella nostra memoria fisica edemotiva, i margini di variazione sono strettissimi».
La storia che verrà portata in scena parte da un litigio che trascende in un omicidio e del percorso di due famiglie, quella della vittima e quella dell’assassino. L’idea di lavorare sul tema del perdono è arrivata, appunto, tre anni fa. «Tutto è partito da una mia domanda esistenziale – racconta la regista -: sarei capace di perdonare un torto grave? Una questione intrigante, specialmente in un contesto culturale in cui la vendetta sembra avere un primato “morale” sul perdono. Dall’idea è partita una fase di studio e di confronto tra gli attori, anche sul piano ideologico. Siamo andati a caccia di storie di riconciliazione, “scovando” quella della moglie di un Carabiniere ucciso e del suo assassino».
Un po’ alla volta lo spettacolo la compagnia ha gettato le basi dello spettacolo, constatando che «la rabbia è “sana”, è un istinto umano – spiega Sancricca -. Non riconoscerlo renderebbe il processo di perdono “irreale”. Il perdono però è a sua volta qualcosa di umano, un’occasione altissima di relazioni umane».
I membri ci “Controcanto collettivo”, compagnia originaria della provincia di Roma, provengono tutti da ambienti “laici”, pertanto «la proposta di partecipare al Festival “Teatri del sacro” è stata una sorpresa – racconta la regista -. Il tema di quell’anno, però, erano le opere di misericordia, tra cui il perdono». “Settanta volte sette” ha quindi debuttato ad Ascoli Piceno, sede del festival dal 2017, vincendo l’edizione dello scorso anno. «Ora stiamo portando lo spettacolo in giro per l’Italia, adattandolo a platee più ampie rispetto a quelle per cui è stato pensato – spiega Sancricca -. Vediamo però che funziona e che l’onda emotiva che genera raggiunge tutti gli spettatori».