700 anni di Divina Commedia, opera attuale e moderna. Bibliofilo Jodice e psicologa Strocchi da Vicenza: ecco perché Dante ci parla ancora oggi

Intervista al bibliofilo berico Luigi Jodice e alla psicologa Maria Cristina Strocchi autori della "non mostra" virtuale

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Dopo la pubblicazione del trailer (che riproponiamo in copertina) e del link in anteprima del lavoro del bibliofilo berico Luigi Jodice e della psicologa Maria Cristina Strocchi, molto più di una classica mostra in omaggio al sommo poeta, ma un viaggio interattivo con video e diapositive abbiamo intervistato i due autori sulla modernità e attualità di Dante (prima pubblicazione alle 11.15, aggiornamento alle 17.13, ndr).

In che senso e in che modo viene approfondito l’aspetto psicologico della Divina Commedia, opera proveniente da un’epoca apparentemente rigida come il Medioevo?

Luigi Jodice e Maria Cristina Strocchi al lavoro ma... anche no
Luigi Jodice e Maria Cristina Strocchi al lavoro ma… anche no

L’aspetto psicologico emerge dalla descrizione dei personaggi femminili più importanti: l’amore non può essere solo lussuria, attrazione fisica. Dante è stato un precursore della concezione che distingue la parte erotica dalle caratteristiche della persona, i suoi valori, la lealtà, la sincerità. I successivi studi sui legami di coppia confermano questa cosa, lui ci era arrivato prima, Dante punta molto sulla consapevolezza, l’uomo deve essere consapevole dei suoi errori per evolvere, per migliorare, deve essere consapevole dei propri limiti, e poi perdonarsi. Basti pensare al personaggio di Cunizza da Romano, sorella di Ezzelino, donna esecrabile moralmente, ma poi ha fatto beneficenza prima di morire e Dante la mette in Paradiso. Se non ci si perdona si vive all’inferno già in questa vita, con i sensi di colpa. Accettarsi invece è la base della salute fisica e psichica, il paradiso di Dante è anche metafora dell’accettazione in vita di sé, un messaggio psicologico molto importante.

Quali sono i temi che collegano la Divina Commedia all’attualità?

Tomba di Dante a Ravenna
Tomba di Dante a Ravenna

Per esempio il delitto d’onore di allora e il femminicidio di oggi, o anche il furto d’identità, sono delitti del passato che si ritrovano nella società contemporanea, le cose che facevano gli uomini nel passato le fanno ancora oggi, cambiano le modalità. Dante era molto moderno pur essendo uomo del suo tempo, il Medioevo, Dante pensava all’inferno in vita. Alla fine lui stesso scrive che grazie a Beatrice, Santa Lucia e la Madonna, ha svolto un percorso interiore e di catarsi, cioè Dante stesso ha sublimato certi suoi rancori, del resto scrivere è un modo per liberarsi dalla rabbia.

La Commedia e le sacre scritture

Il quadrato magico dell’esistenza, o Sator, ritrovato anche a Pompei, che è molto più antico di Dante, viene citato nei canti del Paradiso. Dio è quello che semina, ma l’uomo rende produttivo il terreno, per far germogliare, è un concetto che si ritrova nella Bibbia. Noi nel nostro percorso interattivo l’abbiamo citato con l’omaggio calligrafico a Dante mostrando le terzine del Paradiso dove si parla del quadrato.

Infine due curiosità: Dante imbruttito e la tomba

Giotto non ritrae Dante con il naso arcigno, ma con un naso normale, negli anni si è esagerato, è come se si fosse voluto imbruttire Dante, forse per conferirgli più autorevolezza. Un’altra curiosità che si può trovare nella mostra virtuale riguarda la tomba. Le spoglie di Dante sono state nascoste sotto un cumulo, questo si vede nel video finale, nella tomba di Dante era rimasta la cassa senza le ossa per proteggerle da trafugazioni o bombardamenti.