74° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza

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Sabato 22 maggio è stato presentato il 74° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza, con la direzione artistica di Giancarlo Marinelli, il terzo firmato dallo scrittore e regista, il secondo in tempi di pandemia, programmato dal 23 settembre al 23 ottobre prossimi.

Dopo gli interventi istituzionali del Sindaco di Vicenza, Francesco Rucco (da remoto), dell’assessore alla cultura del Comune, Simona Siotto, dell’assessore all’istruzione e formazione della Regione del Veneto Elena Donazzan, del presidente della Fondazione Teatro Comunale di Vicenza, Enrico Hüllweck, del presidente dell’Accademia Olimpica, Gaetano Thiene, il direttore Artistico Giancarlo Marinelli ha svelato il tema e i contenuti della nuova edizione, accompagnato da alcuni interpreti che si avvicenderanno in palcoscenico in autunno, un racconto che diventa spettacolo grazie alla suggestiva multivisione di Francesco Lopergolo. È stata una vera anteprima, costruita come una narrazione poetica, in cui le dimensioni della parola, della suggestione visiva e della musica, si sono intersecate e hanno dato voce alla ricchezza di ispirazioni che il Festival andrà a proporre al pubblico.

Nemesi Ogni viso avrà diritto alle carezze è il titolo della nuova edizione, ispirata al tema della Giustizia e alle molteplici incarnazioni della Nemesi nel mito; ma è il sottotitolo (Ogni viso avrà diritto alle carezze), mutuato da un celebre verso di Paul Eluard, a mitigare l’angoscioso presentimento e a ribaltare il ruolo della dea, capace di prendere la vendetta e farla diventare riscatto. Le carezze dicono infatti il desiderio, ricompensato, di tenerezza e il suo proiettarsi, dopo tanta sofferenza, alla ricerca di visioni altre (Sorelle di Speranza, come la raccolta in versi del poeta francese a cui il titolo dei Classici rimanda); visioni non banalmente consolatorie, ma portatrici di nuove energie e prospettive di ripresa, nel segno forte della giovinezza e dell’eterno femminino: Nemesi, Giustizia, Carezza, Giovinezza, Speranza. Come Vicenza. Ogni nome è un nome di donna.

Saranno sette le produzioni presentate nel Ciclo dei Classici edizione 2021, di cui cinque in prima assoluta, con titoli della tragedia, assenti da molti anni dal palcoscenico olimpico, come Fedra o Ester, ma anche rivisitazioni irreverenti del mito come Eracle o le Sirene, con una celebrazione di Stravinskij, a cinquant’anni dalla scomparsa del compositore con la sua l’Histoire du Soldat, che inaugurerà il Festival, rivisitata da Giancarlo Marinelli, con un cast inedito di interpreti. Altre digressioni musicali e una serie nutrita di approfondimenti sui grandi temi a cui le drammaturgie rimandano, andranno ad arricchire la programmazione olimpica numero 74.

II Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico è promosso dal Comune di Vicenza, assessorato alla cultura, in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e l’Accademia Olimpica; è realizzato con il sostegno della Regione del Veneto e Gruppo AGSM-AIM SpA; si avvale delle collaborazioni di Arteven Circuito Regionale Multidisciplinare, La Milanesiana, Teatro Nazionale della Toscana “Porta d’Europa”.

“Il titolo del Ciclo da subito richiama il bisogno di giustizia e di equilibrio caro agli antichi, ma lo rinnova in una promessa di vicinanza e solidarietà. E’ una preziosa alchimia, un gesto semplice che può cancellare il ricordo dei tempi cupi per ritrovare l’altro e la comunità. Invoca anche equilibrio e dolcezza, in un’edizione, la 74°, che narra di un matrimonio fra tradizione e modernità; di Dante e di Stravinskji, di Sofocle e Racine, passando per il “nostro” Zanella. E l’antico torna a parlare a noi contemporanei per svelare il nostro presente e gettare semi di conoscenza per il futuro. Il Teatro è un’opera corale, non è un cammino solitario. La messa in rete delle competenze della Fondazione Teatro Comunale con l’Accademia Olimpica, ha garantito anche quest’anno la condivisione dei percorsi e degli obiettivi. Grazie alle capacità, alle preziose professionalità delle nostre istituzioni culturali, possiamo guardare al futuro della nostra città bellissima con grande fiducia. E fra i miei ringraziamenti non possono mancare la Regione del Veneto, il Gruppo AGSM-AIMe tutte le realtà che hanno collaborato a questa nuova edizione” – ha dichiaato il sindaco di Vicenza, Francesco Rucco.

“Con il Ciclo degli Spettacoli Classici, Vicenza diventa per un mese una vera è propria città del teatro Un incontro speciale. Il rinnovarsi di una tradizione che ritrova nello spazio palladiano, anno dopo anno, la vitalità di radici antiche, capaci di farci riflettere su come anche questo teatro possa rappresentare, oltre lo spettacolo, una cultura dell’innovazione – ha ricordato l’assessore alla cultura, Simona Siotto. -. In questo tempo ‘sospeso’ il teatro ha saputo resistere e sta reagendo con grande coraggio e innovazione. Per questo nel presentare il ricco cartellone di proposte del 74° Ciclo di Spettacoli Classici sono certa che il teatro e la cultura continueranno a essere memoria del nostro futuro”.

“Con un altro anno di pandemia alle spalle, ma finalmente un po’ più ottimisti, – ha commentato Gaetano Thiene, presidente dell’Accademia Olimpica, che nell’organizzazione della stagione vede impegnati Maria Elisa Avagnina e Cesare Galla – abbiamo bisogno di ritrovare noi stessi, il nostro spirito, la nostra essenza. Anche questa edizione affronta un tema alto e universale calandolo nella nostra umanità, parlando a ciascuno di noi. Lo fa all’Olimpico, meraviglia creata dall’uomo nella sua tensione verso l’infinito e il superamento del contingente, e si affida ai classici, straordinario ponte tra passato, presente e futuro, a rinsaldare un collegamento sul quale spettacoli, incontri e testi di approfondimento forniranno sempre nuove e stimolanti chiavi di lettura”.

“Grazie a prestigiose collaborazioni e ad importanti interventi di sostegno, ancora una volta può avere luogo la magia dei Classici al Teatro Olimpico, un riappropriarsi di relazioni culturali fondamentali per la Città e per la sua rinascita. Nuove prospettive e sguardi in grado di arrivare lontano, ci giungono dalla lezione dei grandi classici, un monito che mai dobbiamo dimenticare. Per questo sono particolarmente orgoglioso di tornare nel Teatro più bello del mondo, monumento, gioiello e luogo sacro, ma anche padre ideale di tutta la tradizione di cui Vicenza è ricca e di cui il Comunale rappresenta l’ultimo nato. Lunga vita al Teatro!” – ha concluso il presidente della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, Enrico Hüllweck.

Gli spettacoli

La nuova edizione dei Classici è affidata nel titolo, ancora una volta, a un’inversione semantica, a un significato negativo che si capovolge grazie al potere taumaturgico della rappresentazione teatrale e dell’arte. Come spiega il direttore artistico nelle sue Note Introduttive ”da un anno a questa parte, ogniqualvolta abbiamo creduto di poter trovare conforto e sollievo definitivi dal male, puntualmente è arrivata la doccia fredda, una serie di ennesime devastanti ferite che hanno colpito il nostro mondo, le nostre certezze, indiscriminatamente. Ed allora abbiamo pensato che il teatro dovesse provare ad invertire questa rotta verso il baratro; questa aspettativa di luce subito soffocata dall’oscurità. Volevamo mettere sotto gli occhi degli spettatori olimpici, un titolo che non promette niente di buono; ma subito dopo, un verso capace di ribaltarlo. Di contraddirlo. Di svuotarlo del suo significato oscuro per riempirlo di speranza”.

Così è stato pensato il 74° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico, un programma di sette titoli – di cui cinque in prima nazionale – in scena dal 23 settembre al 23 ottobre 2021, per un totale di 28 repliche e ancora 3 concerti nel Giardino del Teatro Olimpico, 4 incontri sui Classici, 3 appuntamenti del Filò Olimpico, un evento speciale e un incontro-conversazione sull’Olimpico, un’edizione importante per essere stata concepita in tempi di chiusura. E ancora contingentati, almeno al momento, saranno gli ingressi al Teatro Olimpico, con un massimo di 210 spettatori all’interno e 50 persone all’aperto, nel Giardino adiacente. I biglietti per gli spettacoli saranno in vendita – online su www.classiciolimpicovicenza.it e alla biglietteria del Teatro Comunale di Vicenza – da martedì 25 maggio.

Venendo agli spettacoli, il 74° Ciclo dei Classici all’Olimpico sarà aperto da l’Histoire du Soldat, una scelta che non ha solo a che fare con la ricorrenza dei 50 anni dalla morte di Igor Stravinskij, ma è profondamente legata al tema della nuova edizione. Questa piccola opera scritta nel 1918, agli albori dell’epidemia di spagnola, è una storia di guerra che riflette il sentimento di perdita dei riferimenti e rappresenta una ricerca di senso nel tempo e nello spazio. Una composizione di impatto fortissimo, ma “leggera”, adatta a viaggiare nelle piazze, con un’orchestrazione straordinaria e una drammaturgia profonda. Così, il testo della favola in musica di Stravinskij diventa come pochi altri la rappresentazione della Nemesi che dà il titolo a questa edizione dei Classici all’Olimpico: il Soldato che vende il violino e l’anima al Diavolo in cambio di una ricchezza che lo priverà di tutto, una ricchezza che lo priverà di ogni carezza, per questo piccolo Faust in miniatura, che alla fine è in ognuno di noi. Lo spettacolo – in prima nazionale – musica di Igor Stravinskij, libretto di Charles Ferdinand Ramuz, nella versione di Giancarlo Marinelli, qui anche regista, avrà come voce narrante Drusilla Foer, attrice icona di stile e di ironia, nota al pubblico per le sue incursioni televisive e sulla rete, André De La Roche nei panni del Diavolo (e coreografo) e Beatrice Venezi direttore d’orchestra a guidare nell’esecuzione dal vivo l’ensemble della OTO. Histoire du Soldat. (Histoire d’un Enfant) sarà in scena giovedì 23, venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 settembre alle 21.00.

Appartiene alla sezione Off, tradizionalmente rappresentata in palcoscenici fuori dal monumento palladiano, il secondo titolo, una produzione del Teatro dei Borgia, compagnia molto apprezzata con la sua pièce on the road due anni fa. Eracle l’invisibile è uno spettacolo per 25 spettatori, tratto da Euripide, drammaturgia di Fabrizio Sinisi, con Christian di Domenico, progetto e regia di Gianpiero Alighiero Borgia, in programma da martedì 28 settembre a domenica 3 ottobre (alle 18.00 e alle 21.00, alcuni giorni in doppia recita), sulla Terrazza de Teatro Comunale di Vicenza.

Liberamente ispirato al mito greco di Eracle, il forte e l’invincibile per eccellenza, affronta il tema della “tragedia della paternità” con la storia di un padre separato la cui vita inciampa in un evento imprevisto e lo fa precipitare nell’agone del declino economico, relegandolo ai margini della società, tanto che il protagonista accoglierà gli spettatori-partecipanti in una tenda di primo soccorso. Attraverso una piccola storia della quotidianità, viene rappresentato con forza e verità il sentimento di paura e rabbia che tante volte diventa violenza, un esempio di impegno sociale e teatro civile, che da sempre caratterizza la compagnia pugliese.

Due recite serali e una pomeridiana sono previste per Antigone, da Sofocle, una produzione di Tema Cultura in prima nazionale, al Teatro Olimpico venerdì 1 ottobre alle 21.00, sabato 2 alle 21.30 e domenica 3 alle 18.00. Nella rivisitazione della tragedia fatta da Giovanna Cordova, qui anche come regista, è presentato l’eterno conflitto tra giustizia terrena e giustizia divina: la sepoltura dei morti diventa dannazione e maledizione dei vivi, in una guerra di religione e politica che è anche conflitto generazionale, di vecchi contro giovani. In scena ci saranno i giovani attori di Tema Cultura Academy, già presenti e acclamati nel cartellone del 72° Ciclo di Spettacoli Classici, e a sorpresa, nel ruolo maschile di Creonte, Ivana Monti; la coreografia dei movimenti scenici è a cura di Silvia Bennett.

Ancora una prima nazionale, ancora una grande tragedia, per il quarto titolo dei Classici, Fedra, in programma al Teatro Olimpico venerdì 8, sabato 9 e domenica 10 ottobre alle 21.00. È una nuova produzione con una drammaturgia originale tratta da Seneca e Racine, firmata da Francesco Niccolini, per la regia di Giuseppe Miale di Mauro, (che del Nest di Napoli ha fatto una delle realtà più effervescenti del panorama teatrale italiano) e con una protagonista assoluta come Anna Bonaiuto, per la prima volta al Teatro Olimpico, accompagnata da uno straordinario Fabio Sartor, con Martino Duane e Ivan Castiglione. Vendetta, ribellione, compensazione dei torti subiti, delle onte e delle offese date e ricevute, sono alla base di questa tragedia assoluta dei sentimenti e della loro negazione, in una grande danza di passioni e di morte, di amore negato e disperatamente evocato, avocato.

Si torna alla sezione Off, sul Palco della Sala Maggiore del Teatro Comunale di Vicenz, con Sirene – l’ultimo incanto in prima nazionale, una produzione Theama Teatro con Stefania Carlesso, Patrizia Laquidara e Anna Zago, in scena da mercoledì 13 ottobre a domenica 17 ottobre alle 21.00. Sarà proposto agli spettatori, in particolare ai più giovani, un percorso immaginario guidato da voce e canto, sulle donne d’acqua del mito, una sorta di magia e incantesimo teatrale: dalla letteratura classica alla cultura delle tradizioni folkloriche, da Edgar Allan Poe alla poesia novecentesca, le tre interpreti “vicentine” per scelta, proveranno ad umanizzare queste leggendarie e misteriose creature che hanno ammaliato la fantasia di poeti e artisti di ogni tempo; daranno vita e voce alle sirene facendo immaginare la seduzione magica del bianco scoglio spettrale, provando ad incantare i sensi di chi guarda attraverso la parola, il canto, il sussurro, il ricordo, il sollievo, la paura; e la verità che l’uomo Ulisse non seppe ascoltare.

E troviamo ancora Jean Racine all’Olimpico, protagonista assoluto del classicismo inquieto del grand siècle, con Ester, potente tragedia di ispirazione biblica portata in scena dai giovani attori di Tema Cultura Academy in prima nazionale, sabato 16 ottobre alle 21.00 e domenica 17 ottobre alle 18.00. L’opera, nella raffinata traduzione di Giacomo Zanella in un omaggio tardivo per il bicentenario della nascita del letterato e traduttore vicentino, esalta la figura della regina dell’ebraismo e le sue doti di custode dei valori sacri; un personaggio forte che, nell’allestimento di Giovanna Cordova, è ideato come una perfetta fusione di Antigone (la lotta contro il potere) ed Elena (il simbolo della bellezza travolgente) in una Nemesi che condurrà gli spettatori nelle atmosfere della grande tradizione biblica.

Il Ciclo dei Classici edizione 2021 si chiude, nell’anno delle celebrazioni dantesche, con un viaggio in musica, nei cinque canti più noti della Divina Commedia: Disco Inferno, Viaggio all’inferno di un’attrice e un dj in programma venerdì 22 e sabato 23 ottobre alle 21.00.

L’attriceLucilla Giagnoni, appassionata narratrice della Commedia, proporrà i migliori versi della prima Cantica, con le sue figure più conosciute e amate come Paolo e Francesca, Ulisse, il Conte Ugolino, l’Exit, in una sorta di pellegrinaggio a tappe, raccontato dalla voce e trasfigurato dall’esperienza sonora del dj Alessio Bertallot; moderno Caronte, il musicista, cantante e autore, accompagnerà gli spettatori oltre le barriere del suono passando dal jazz alla musica elettronica, per condurli a riveder le stelle. Perché l’Inferno di Dante è il racconto di un viaggio terribile, ma con la speranza della salvezza.

Per il 74° Ciclo di Spettacoli Classici

Un evento speciale è inserito nella programmazione di approfondimento sui temi dei Classici, ovvero la Cerimonia di apertura dell’Anno di attività 2021/2022 dell’Accademia Olimpica, in programma sabato 2 ottobre alle 17.00 al Teatro Olimpico.

Sempre con l’Accademia Olimpica, è previsto per la conclusione del Ciclo dei Classici, sabato 23 ottobre nel pomeriggio, un incontro-conversazione dal titolo “Prospettive a bilancio”, a cura di Maria Elisa Avagnina, per uno sguardo sul Teatro Olimpico nella sua doppia veste di monumento e di teatro.

Torna, dopo il successo della passata edizione, il Filò Olimpico condotto da Antonio Stefani, per raccontare le storie segrete dei grandi protagonisti che hanno calcato le scene dell’Olimpico, con molte curiosità e aneddoti presentati con l’ironia e il garbo del celebre giornalista di teatro. Gli incontri informali si svolgeranno alle 17.30 di venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 settembre nel Giardino del Teatro Olimpico.

Per introdurre e approfondire i temi degli spettacoli è realizzata una serie di Incontri che vede protagonisti autori, interpreti, e registi teatrali, presentati dai giornalisti del Giornale di Vicenza. I nomi degli ospiti sono quelli di Cristina Battocletti, scrittrice e giornalista de Il Sole24Ore, a presentare il suo nuovo libro su Giorgio Strehler, con Ivana Monti, conduzione di Stefano Girlanda (venerdì 1 ottobre); a discutere dei risvolti psicanalitici del personaggio di Fedra, sarà la psicologa e scrittrice Vera Slepoj, con Giuseppe Miale di Mauro e Francesco Niccolini, moderati da Nicoletta Martelletto (sabato 9 ottobre); parlerà dei Classici Contro e delle visioni contemporanee del mito Alberto Camerotto, docente di lingua e letteratura greca all’Università Ca’ Foscari di Venezia con Lino Zonin (sabato 16 ottobre), mentre presenterà il suo Dante Clandestino Marco Cavalli con Lorenzo Parolin, moderati da Antonio Stefani (giovedì 21 ottobre). Gli Incontri si svolgeranno sempre alle 17.00, in varie sedi della Città.

Ad arricchire il programma del 74° Ciclo dei Classici ci sarà anche un racconto musicale con le suggestioni dei suoni delle tradizioni, in scena nelle tragedie: sono i tre concerti del Canto delle Muse, previsti venerdì 1, venerdì 8 e sabato 16 ottobre alle 18.00 nel Giardino del Teatro Olimpico. Ad introdurre alle sonorità di epoche lontane, Cesare Galla, accademico olimpico, giornalista, critico musicale e amico dei Classici, mentre i concerti vedono protagoniste Hersi Matmuja, voce e percussioni a cornice e Ilaria Fantin, all’arciliuto, voce e percussioni.

Sarà ancora Cesare Galla a curare Prospettive, il volume olimpico che accompagna il Ciclo dei Classici, un approfondimento sul festival teatrale edizione 2021 realizzato in collaborazione con l’Accademia Olimpica, che contiene, oltre alle presentazioni degli spettacoli, contributi critici e interpretazioni di autorevoli studiosi.

Sede degli spettacoli, degli Incontri e del Canto delle Muse

Teatro Olimpico e Giardino del Teatro

Stradella del Teatro Olimpico, 8 – Vicenza

Teatro Comunale Città di Vicenza

Viale Mazzini, 39

Informazioni sugli spettacoli e prevendita biglietti

I biglietti saranno in vendita online su www.classiciolimpicovicenza.it e alla biglietteria del Teatro Comunale di Vicenza (Viale Mazzini 39) da martedì 25 maggio; per recarsi in biglietteria è obbligatorio avere l’appuntamento, da prenotare sulla piattaforma Book2day (bit.ly/prenotaBiglietteriaTCVI) resa disponibile da Develon Group, oppure telefonando in biglietteria allo 0444 324442, negli orari di apertura (martedì, giovedì e sabato dalle 15.00 alle 18.15).

I prezzi dei biglietti sono 25,00 euro (intero); 20,00 euro (over 65); 15,00 euro (under 30);

per Histoire du Soldat costano 28,00 euro (intero); 24,00 euro (over 65); 18,00 euro (under 30).

Per gli spettacoli de La Tragedia Innocente (Antigone 3 ottobre – Ester 16 e 17 ottobre) i biglietti costano 15,00 euro (intero); 12,00 euro (over 65); 10,00 euro (under 30).

Per gli spettacoli della sezione Off (Eracle l’invisibile – Sirene) è previsto un biglietto unico a 15,00 euro.