Si è conclusa con grande successo l’edizione 2024 del 77° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza. Il primo appuntamento del biennio diretto da Ermanna Montanari e Marco Martinelli, dedicato al tema del “Coro”, ha registrato numeri significativi e un ampio consenso da parte del pubblico e della critica.
Un’edizione dai numeri importanti
Dal 20 settembre al 20 ottobre, il programma ha proposto 10 spettacoli per 14 repliche, accompagnati da eventi collaterali come chiamate pubbliche e incontri di approfondimento. Tra questi, si contano tre prime assolute, una prima nazionale e una prima regionale. Il tutto è stato inaugurato dal suggestivo concerto di Meredith Monk lo scorso 1° maggio. La rassegna ha coinvolto 213 artisti e visto la partecipazione di 106 cittadini in iniziative come Festa Silenzio in Basilica Palladiana e Purgatorio dei Poeti al Teatro Astra.
Il pubblico ha risposto con entusiasmo: una media di 330 spettatori per replica ha portato il totale a quasi 4.600 presenze. Interessante la distribuzione anagrafica, con il 15% degli spettatori sotto i 30 anni e un’età media complessiva inferiore ai 50 anni. L’80% degli spettatori proveniva da Vicenza e provincia, mentre il 65% ha scelto l’acquisto online. Notevole anche la partecipazione di circa 250 studenti di scuole secondarie del territorio.
Un festival corale e internazionale
L’assessore alla cultura di Vicenza, Ilaria Fantin, ha sottolineato l’impatto positivo della nuova direzione artistica: “Un’edizione di altissimo livello che ha portato il nome di Vicenza molto lontano. Il lavoro corale realizzato in tempi brevi ha coinvolto la città in un respiro internazionale, regalando emozioni indimenticabili.”
Tra gli appuntamenti più acclamati, spiccano lo spettacolo Pluto – God of Gold, realizzato con i giovani attori di Pompei e Vicenza, e le straordinarie produzioni di Meredith Monk & John Hollenbeck e Theodoros Terzopoulos, oltre alla prima assoluta dello spettacolo Tragùdia di Alessandro Serra, premiato al Festival MESS di Sarajevo.
Un’idea di teatro oltre i confini
Montanari e Martinelli hanno portato il teatro classico fuori dagli spazi convenzionali, coinvolgendo la città in eventi che hanno animato luoghi simbolo come la Basilica Palladiana, il Teatro Astra e la Biblioteca Bertoliana. Il “Coro”, inteso come radice del teatro e simbolo di partecipazione collettiva, ha guidato la progettazione di un festival che ha dato voce a diverse generazioni di artisti e spettatori.
La rassegna di Spettacoli Classici ha beneficiato di importanti collaborazioni, tra cui il National Theatre of Greece, il Teatro Bellini e il Parco Archeologico di Pompei. È stata promossa dal Comune di Vicenza con il supporto dell’Accademia Olimpica, della Biblioteca Bertoliana e della Regione Veneto, e realizzata con il contributo di numerosi partner nazionali e internazionali.
Il successo del 77° Ciclo conferma il Teatro Olimpico come un punto di riferimento culturale e rinnova il dialogo tra i classici e la contemporaneità, ribadendo l’importanza del teatro come luogo di riflessione collettiva e di connessione umana.