(Articolo da VicenzaPiù Viva n. 7, sul web per gli abbonati).
Cari lettori, la 95esima Adunata degli Alpini è ormai vicina. Con lei sembrano anche infittirsi le discussioni da bar riguardo alla sua possibile ricaduta – c’è chi dice positiva, c’è chi dice negativa – sulla nostra città. Senza addentrarmi in questo discorso che non solo esula dal lavoro del buon politico ma che rischierebbe di fomentare discussioni che ahimè terminano sempre per rovinare nell’ideologia, è importante mettere in risalto ciò che l’amministrazione comunale sta facendo per rendere queste giornate di grande movimento ugualmente vivibili, se non piacevoli, alla cittadinanza tutta.
Il primo punto all’ordine del giorno per garantire la quotidianità ai vicentini è sicuramente la mobilità. Come garantirla? Il centro storico è stato così diviso in tre fasce (rossa, arancione e gialla) a seconda della vicinanze delle zone ai punti nevralgici della manifestazione che si terrà domenica 12 maggio subito dopo due giorni fitti di impegni. In quei giorni sarà, soprattutto per la zona rossa, impossibile muovere l’auto, ma tale divieto, questa volta per un evento più grande della solita domenica ecologica, potrebbe essere anche un’occasione per riscoprire le modalità di movimento green. A chi non ha un parcheggio e dunque è solito tenere la macchina fuori, verrà garantito un posto nei parcheggi a pagamento del centro come per esempio Park Fogazzaro (che per l’occasione diverranno temporaneamente gratuiti).
Degna di nota, nella giornata di venerdì 10 maggio, sarà l’inaugurazione della Cittadella degli Alpini. In Campo Marzo, prenderà vita una ‘cittadella’ con il fine di celebrare l’impegno, la tradizione e l’innovazione dell’Esercito Italiano, della Protezione Civile, dell’Associazione Nazionale Alpini e della Sanità Alpina. Tale vetrina espositiva, per di più interattiva, costituirà un’opportunità per scoprire i moderni mezzi, gli equipaggiamenti all’avanguardia e le molteplici attività svolte dalle truppe alpine. Alla faccia delle critiche contro un’amministrazione sinistroide avversa agli Alpini!
È giusto però, in questa sede come in tutte quelle inerenti al mio impegno politico, essere quanto più trasparente possibile. Quanto avvenuto a Rimini durante la 94esima Adunata è da condannare e prendere le distanze. Le molestie operate accompagnate da frasi giustificative raccapriccianti (ne ricordo una che mi colpì particolarmente “Le donne ci provocano, se si coprissero non ci sarebbero molestie”) hanno rovinato il clima di festa che, anche quest’anno come ormai quasi da un secolo, porta migliaia di persone a ritrovarsi e contagia anche i cittadini delle città ospitanti. È importante però non generalizzare confondendo il cappello pennato di un colpevole con la ragione della colpa. La volgarità, l’ignoranza e il maschilismo che son ben evidenti in questi commenti come nelle molestie in generale non è caratteristica dell’alpino, ma dell’uomo che ha bisogno di proteggere e rinfrancare la sua identità di genere.
Insomma, gli Alpini sono ormai alle porte: usiamo le giornate dal 10 al 12 maggio per festeggiare – morigeratamente – e per vivere la nostra Città sotto un’altra veste, ascrivendo a guadagno il patrimonio culturale e morale di cui gli Alpini – decisamente non quelli coinvolti nei fatti di Udine – si fanno portatori ossia solidarietà, impegno e, soprattutto, senso di appartenenza al territorio e alla comunità.
Buona Adunata a tutti voi!