“A.A.A. Archeologia-Architettura-Arte”, mostra conclusiva dell’Istituto Comprensivo 5

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Sabato 18 maggio alle 15 nel Chiostro della sede dell’istituto comprensivo 5 di Vicenza, in contra’ Santa Maria Nova 7, sarà allestita una mostra che concluderà l’attività del progetto PON “A.A.A. Archeologia-Architettura-Arte: alla scoperta del passato nel cuore di Vicenza”. Ingresso libero.

Il progetto extrascolastico, finanziato dal MIUR attraverso i FSE per la scuola (Fondi Strutturali Europei, PON 2014-2020) e attivato dall’Istituto comprensivo Vicenza 5 in collaborazione con l’assessorato alla cultura, alla formazione, alle attività sportive, con i Musei civici e la Biblioteca civica Bertoliana, ha coinvolto alcuni alunni delle classi quarte e quinte delle scuole primarie “Due Giugno”, “Da Porto” e “Giusti” e della scuola secondaria di primo grado “Giuriolo”, per un totale di circa 90 studenti che hanno scelto di intraprendere un percorso artistico di 30-60 ore a seconda dei diversi gradi di scuola.

Le attività, condotte dal gruppo di esperte dell’Associazione Ardea (Anna Frassola, Giorgia Munari, Valentina Pigozzo, Francesca Vinci e dalle insegnanti Grazia Presti e Orietta Zampieri) hanno avuto l’obiettivo di sensibilizzare i giovani alla valorizzazione e alla tutela del patrimonio artistico e culturale della propria città attraverso attività sperimentali e innovative. Per tale motivo l’operazione è stata anche arricchita da proposte di fruizione e comunicazione ideate dagli stessi bambini e ragazzi.

Il primo corso ha coinvolto un gruppo di alunni delle scuole primarie in attività formative e laboratoriali dedicate alla conoscenza della storia antica e delle tracce romane attraverso i reperti e le emergenze più rappresentative della nostra città. Gli alunni, in tal modo, hanno scoperto le impronte antiche di Vicenza: la strada romana, il Teatro Berga, le domus e il Criptoportico romano. Attraverso l’archeologia sperimentale, che ha permesso loro di operare in modo originale, i bambini sono stati calati nella cultura di un mondo lontano, troppo per essere immaginato e compreso senza l’azione concreta del “fare” e dello “scoprire”, trasformandosi così in agrimensori, pittori, attori, costruttori di strade e artigiani di maschere teatrali.

Un’altra attività è stata rivolta alla conoscenza e valorizzazione delle opere storico-artistiche del territorio, compresi alcuni edifici e principi architettonici di Andrea Palladio. Rientra in questa occasione la scoperta dei resti dell’antica chiesa di San Francesco Nuovo, scomparsa tanto tempo fa, insieme alla chiesa di San Bartolomeo, posizionata anch’essa in caput burgi Pusterla.

Un secondo gruppo di alunni delle classi prime e seconde medie dell’Istituto Giuriolo è stato coinvolto nel corso “conosci le opere palladiane” incentrato su attività formative e laboratoriali dedicate alla conoscenza dell’architettura palladiana e del patrimonio Unesco della città. Le varie tappe del progetto hanno portato i ragazzi a conoscere l’unica opera architettonica religiosa di Vicenza attribuita al Palladio: la chiesa di Santa Maria Nova. La ricerca sulla storia del monumento, soprattutto nelle sue linee architettoniche compositive per scoprirne la paternità palladiana, ha suscitato negli studenti un forte interesse e un sincero desiderio di tutela dell’edificio stesso, oggi non più fruibile da parte della cittadinanza. I risultati del percorso sono confluiti in una performance animata dedicata a “La chiesa dimenticata” che ha visto il coinvolgimento diretto dei ragazzi, alla presenza dei genitori. Il corso, denominato “Costruiamo alla maniera del Palladio”, ha proposto agli alunni la conoscenza della logica costruttiva sottesa alle opere del grande architetto. A partire dal concetto di proporzione armonica e sua evoluzione, da Pitagora al Rinascimento, gli studenti hanno ripercorso il processo di ideazione di alcune piante di edifici palladiani, giocando con le regole compositive dello spazio e le principali tipologie di modulo. La sperimentazione dei materiali costruttivi ha portato sia alla realizzazione di un dossier personale, quello del piccolo artista-architetto, sia alla manipolazione di materiali diversi, tra cui l’argilla, utile alla comprensione delle tecniche costruttive. I ragazzi hanno così potuto sperimentare l’uso del mattone e dell’intonaco, la realizzazione a bassorilievo, ispirandosi ad alcune tipologie di prospetto degli edifici ritenuti più significativi della città, primo fra tutti la chiesa di Santa Maria Nova. Un pannello decorativo, nato dalla composizione degli elaborati individuali, riassume e testimonia l’esperienza in cui gli alunni hanno dimostrato costante entusiasmo e capacità di collaborazione.

L’ultimo corso ha coinvolto gli alunni delle classi terze medie E e F della scuola Giuriolo in una ricerca sulle virtù civili e sulla loro iconografia, il tutto teso a comprendere la comunicazione visiva dei valori civili del Rinascimento, collegati al giorno d’oggi. Attraverso la visita del patrimonio artistico presente a Vicenza e l’analisi di opere d’arte contemporanea unite ad esperienze laboratoriali, i ragazzi hanno scoperto significati e simboli dei principi del “buon vivere” spesso desueti e dimenticati. Inoltre, lavorando creativamente, attraverso immagini e parole, gli attributi iconografici sono stati rielaborati in modo creativo nella realizzazione di: medaglie “celebrative”, alla moda rinascimentale; arazzi attualizzati che richiamano la contemporanea street art; testi musicali. Gli alunni, in tal modo, si sono attivati, attraverso queste forme diversificate di arte, nell’intento di lanciare alla propria città, concittadini giovani e meno, messaggi virtuosi di etica civile.