Stanchi, provati ma sorridenti. La prima immagine che ci arriva da Beira dei nostri missionari fidei donum racconta il dramma di questi giorni, dopo il passaggio del ciclone Idai, ma anche il sollievo: dopo giorni di pioggia, infatti, il cielo è terso. «C’è un bel sole dallo scorso lunedì che finalmente sta asciugando un po’ di roba», riferisce don Maurizio Bolzon, impegnato assieme a don Davide Vivian e a don Giuseppe Mazzocco a distribuire cibo, medicinali e beni di prima necessità «alle famiglie che hanno perso tutto». «Noi stiamo bene – ci rassicura don Maurizio – anche se tirati, logicamente».
Il sole splende sul Mozambico, ma l’emergenza è tutt’altro che passata. Già si contano circa 140 casi di colera nella sola Beira, il cibo e i medicinali rimangono emergenze, come anche il funzionamento degli ospedali. «Il colera non è più una possibilità ma è realtà. E siamo solo all’inizio – confida don Maurizio -. Tragedia che si aggiunge a tragedia. Chiedete al buon Dio di proteggere i suoi figli d’Africa».
Intanto per il prossimo 7 aprile è in programma la colletta straordinaria in tutte le parrocchie della Diocesi, con l’obiettivo di contribuire alla ricostruzione di Beria, distrutta dal ciclone. Un’emergenza, anche questa che continuerà, almeno per due anni, anche dopo che la (poca) attenzione mediaticasul Mozambico si sarà spenta.