Due libri per raccontare l’Afghanistan: martedì 19 ottobre il giornalista e inviato di guerra Domenico Quirico presenterà con Marco Mascia, professore di Relazioni internazionali all’Università di Padova, responsabile della Cattedra UNESCO “Diritti umani, democrazia e pace” e membro del Consiglio direttivo del Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca”, il libro scritto a quattro mani con Laura Secci, La sconfitta dell’Occidente (Neri Pozza 2019); il 16 novembre Atai Walimohammad, cittadino afghano, rifugiato politico, giornalista, fondatore dell’associazione FAWN (Free Afghan Women Now), presenterà il suo libro, Il martire mancato. Come sono uscito dall’inferno del fanatismo (Multimage 2020). Sarà presente nell’occasione Paolo De Stefani, docente di Tutela internazionale dei diritti umani e lui stesso membro del Consiglio direttivo del Centro Papisca.
La mini-rassegna si propone l’obiettivo di approfondire le sorti e i destini di popoli perseguitati dalla guerra, dalle carestie, dalle crudeltà delle ideologie e dagli oscurantismi religiosi.
Domenico Quirico, nel primo incontro previsto il 19 ottobre, alle 18, a Palazzo Cordellina, affronta il tema dell’incapacità dell’Occidente di affrontare il nuovo tipo di violenza organizzata del XXI secolo, in cui la distinzione tra guerra, crimine organizzato e violazione dei diritti umani si è diluita ma mai spenta. Dal Nord Africa all’Africa Nera, dalla Tunisia alla Nigeria musulmana, dalla Siria all’Iraq all’Afghanistan, i luoghi dove fino a qualche anno fa l’Occidentale poteva muoversi, visitare, commerciare sono diventati terre del silenzio e dell’odio. Passando in rassegna i numerosi conflitti che hanno visto soccombere negli ultimi decenni l’Occidente, Domenico Quirico e Laura Secci mostrano, in questo agile libro, il pericolo più grande di questa sconfitta: la sua rimozione nel discorso pubblico.
L’incontro con Atai Walimohammad (16 novembre, alle 17.30, sempre a Palazzo Cordellina) permetterà, invece, di avvicinarsi al cuore dell’Afghanistan, un paese difficile da comprendere perché geograficamente lontano e culturalmente complesso per la sua società frastagliata di etnie, religioni e tribù. Un territorio ingovernabile che, in fondo, paese non è, una collezione di territori che furono periferici rispetto alle grandi potenze del passato e del presente, quelle degli Indoariani, dei Medi, Persiani, Greci, Unni, Sasanidi, Arabi, Mongoli, Turchi, e poi Britannici, Sovietici e Statunitensi.
L’iniziativa gode dell’importante collaborazione del Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca”, che si occupa di ricerca, formazione e disseminazione sui temi dei diritti umani, e della Cattedra Unesco “Diritti umani, Democrazia e Pace”, istituita nel 1999 con apposita convenzione tra l’UNESCO e l’Università di Padova e svolge le proprie attività educative e di ricerca in collegamento organico con il Centro di Ateneo per i Diritti Umani.
La presidente della Biblioteca Bertoliana Chiara Visentin descrive i confini di questa iniziativa: “Riconoscere i diritti fondamentali: in un mondo globalizzato come è il nostro è fondamentale rendersi conto che ci sono ancora moltissimi luoghi dove i diritti umani sono negati. Per questo dobbiamo attivare il nostro pensiero critico, per l’affermazione della democrazia. Opporci ad ogni condizione di subalternità dovuta all’assenza di diritti civili, politici, sociali, economici e culturali. Per fare questo proviamo a conoscere la situazione geopolitica, sociale e culturale di questi territori anche se è una operazione complessa. Gli incontri con autori e studiosi eccellenti, come coloro che presentiamo in questa rassegna, possono diventare viatico per una maggiore comprensione del mondo in cui viviamo”.
L’ingresso agli incontri è libero (fino ad esaurimento dei posti disponibili) e subordinato all’esibizione della certificazione verde COVID-19 (Green pass), in ottemperanza alle disposizioni vigenti (Decreto-Legge del 23 luglio 2021, n. 105)
Info:
consulenza.bertoliana@comune.vicenza.it | 0444 578203 | www.bibliotecabertoliana.it
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Fonti: A Palazzo Cordellina “Un popolo da raccontare. Storia e storie sull’Afghanistan” , Comune di Vicenza