C’è un mondo con 70 stati coinvolti in conflitti armati per non parlare di quelli finanziari che questo mondo globalizzato e disumanizzato lo stanno bruciando; c’è un’Europa che fa circolare il denaro ma non le genti; c’è un’Italia di pochi ricchi che fa la guerra ai nuovi poveri dopo aver sfruttato i primi; c’è una Vicenza inquinata nel profondo dell’anima dal cemento, dalle fabbriche e dagli speculatori. Ma c’è chi vorrebbe un mondo di pace, un’Europa delle genti, un’Italia che si ricordi di essere nata dal naufrago e viaggiatore greco Enea prima di aver trasportato nel mondo cultura e scoperte, oltre a tanti immigrati.
E c’è chi vorrebbe anche una Vicenza migliore. Tra questi lottatori folli come noi, che perciò denunciamo la peggiore, e “mai vecchi” politici, servitori della polis, come Giovanni “Gianni” Rolando che all’alba di domenica 8 giugno, dopo essere stato sabato #unodinoi sfilando con una polo rossa “con grandi e piccini dall’esedra di campo Marzo fino a piazzale De Gasperi“, si sveglia alle 5 perchè gli “piace l’aurora con il sole che sorge da Venezia” , accende il suo cellualare e ci invia con WhatsApp il video con i Crodaioli che diretti da Bepi De Marzi intonano la sua composizione “I bambini del mare“.
Noi siamo ora a San Diego, in California, terra tecnologica, ma anche incrocio nodale tra la forza della democrazia e il culto della libertà di questo stato e la linea del muro che proprio da quì Trump vorrebbe edificare per tenere lontani i messicani.
Qui è ancora sabato 7 giugno e sono da poco passate le 8 di sera e allora ci piace l’idea di pubblicare da qui il video col testo di Bepi De Marzi e la foto delle polo rosse col messaggio “Restiamo umani” contro i muri fisici e morali perchè oggi 7 giugno possiamo fermare quello che non vogliamo che avvenga domani, 8 giugno: veder morire altri bambini del mare…
Muoviamoci per tempo, prima che sia troppo tardi e tutto tornerà bello e… umano.
I Giovanni o Gianni (Rolando e Coviello) ci credono ancora!
Voi, se ci credete, ditelo a tutti, da Trump a Salvini!
Bambini del mare
I bambini del mare hanno gli occhi di conchiglia,
le scarpine di pezza cucite dalla mamma
prima di partire, prima di morire.
I bambini del mare sono un’ombra sulla riva,
i capelli di sole baciati dalla mamma
prima di partire, prima di morire.
Ora l’onda ritorna alle rive di Levante
a cercare, a cercare altre lacrime di mare.
Le manine di sabbia cercavano prati fioriti
e giochi nel libero vento nelle città senza la guerra.
Le manine di sabbia cercavano cieli sereni
e giochi e sorrisi di amici nelle città senza muri e soldati.
I bambini del mare hanno gli occhi di conchiglia,
le scarpine di pezza cucite dalla mamma
prima di partire, prima di morire.
Bepi De Marzi