A causa delle difficoltà portate dall’evento bellico in corso e dei consequenziali cambiamenti geopolitici internazionali, sono palmari le difficoltà di approvvigionamenti e di spesa pubblica che gravano sul nostro territorio.
È certo che, a breve, si avvertiranno pesanti ripercussioni anche a carico di aziende e lavoratori.
Gli effetti dell’aumento dei costi di energia nonché l’indisponibilità di prodotti utili per tutte le realtà aziendali sui conti delle imprese (già ridotti dalla crisi pandemica) può rivelarsi disastroso e coinvolgere anche le attività che ad oggi risultano ‘sane’.
È già all’evidenza che le aziende, a causa della carenza di materie prime e del ‘caro energia’, sono costrette a sospendere, se non chiudere, le attività.
Per questo, Meritocrazia Italia ritiene indispensabile, come accaduto in epoca pandemica, l’adozione di un nuovo provvedimento legislativo che contempli l’introduzione di almeno 26 settimane di ammortizzatore sociale free (senza obbligo) da consultazioni sindacali, e incidenza su durata massima cig, ctr addizionale, per “difficoltà di approvvigionamento di risorse energetiche a prezzi in linea col mercato”.
Nel suddetto periodo di integrazione salariale non dovrà essere calcolato il contributo addizionale di cui all’art. 5, d.lg. n. 148 del 2015, attesi gli eventi oggettivamente non evitabili.
Meritocrazia Italia
Il Presidente Walter Mauriello