A Venezia bimbo nasce in idroambulanza. Zaia: “benvenuto a Dante, bravi i sanitari, organizzazione eccellente”

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Idroambulanza sul Canal Grande a Venezia (da Wikipedia)
Idroambulanza sul Canal Grande a Venezia (da Wikipedia)

“Venezia è una città unica al mondo per mille motivi. Tra questi la perizia e l’esperienza di sanitari chiamati spesso a operare in condizioni del tutto particolari di difficoltà. Con orgoglio e ammirazione, mi complimento con l’equipaggio di un’idroambulanza dell’Ulss 3 Serenissima che oggi ha fatto nascere il piccolo Dante mentre il potente motoscafo correva verso l’ospedale con a bordo una giovane, diventata mamma di un bambino bello e sanissimo sulle onde della laguna”.

Così il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commenta un fatto eccezionale accaduto oggi su un’idroambulanza a Venezia.

La vicenda merita di essere raccontata: Oggi, alle cinque del mattino passate, Francesca Merciari, trentanovenne veneziana di Castello, entra in travaglio. Viene chiamato l’Ospedale Civile, che invia un’idroambulanza. Dopo un travaglio di 15 minuti, il tragitto che va da da Rio Sant’Anna alla cavana del Suem dell’ospedale Civile, Dante è nato.

Il parto è avvenuto in sicurezza anche grazie all’investimento dell’Ulss 3 Serenissima per dotare l’ospedale Civile di una speciale camera calda dedicata alle idroambulanze: l’utente barellato in arrivo non viene più sbarcato in un pontile qualsiasi e non percorre più decine di metri in fondamenta esposto alle intemperie, ma dalla cavana ha accesso diretto, protetto, isolato e riservato al pronto soccorso o ai reparti.

“Fare sanità a Venezia significa anche questo, gestire un fatto così importante e felice in condizioni del tutto eccezionali – dice il dg dell’Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato -. Per il resto del mondo partorire in acqua significa avere a disposizione una vasca in reparto. A Venezia, invece, partorire in acqua significa avere dei professionisti preparati anche sull’idroambulanza, mezzo di soccorso unico al mondo, e riuscire in tutta sicurezza a far partorire una donna, in una condizione anche complicata. Diamo merito agli infermieri e al personale dell’idroambulanza che hanno saputo gestire una situazione così critica secondo le prassi di massima sicurezza per la donna e per il nascituro. Un grande augurio ai genitori”.