Mentre continuano i furti di biciclette in città a Vicenza, in una calda domenica agostana come quella del 20 agosto ci si può imbattere in una mountain bike, in discreto stato, appoggiata alla ringhiera del ponte di viale D’Alviano, tra Porta Santa Croce e contrà del Borghetto, con appeso un cartello scritto a mano recante la dicitura: “Regalo a chi ne ha bisogno! Basta dargli una sistemata!”. Sembra un miraggio dovuto ad un colpo di calore, invece la bici è rimasta in bella vista per diverse ore.
E pensare che si susseguono furti di biciclette di maggiore o minor valore. A Vicenza si è calcolato che ci sia almeno un furto di bici al giorno, secondo le denunce che arrivano alla Polizia Locale. Ed è stato attivato anche un nuovo servizio di marcatura nei bici park della città: il capoluogo berico è stato tra i primi ad adottarlo e permette la registrazione nel database di tutte le forze dell’ordine. Le biciclette non sono più identificate tramite il codice fiscale del proprietario, ma con un codice alfanumerico registrato attraverso Spid o carta d’identità elettronica.
Ma può capitare anche che, grazie all’aiuto di un cittadino di Borgo Casale, la Volante della Polizia alle 21.30 di venerdì scorso sia riuscita ad individuare un soggetto intento ad armeggiare con la catena di una bicicletta, poi denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di ricettazione e possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso.
Cittadini che aiutano gli altri. O regalano biciclette per strada.