Al via il primo Smart Reuse Park italiano ed un meeting europeo sul riuso e l’economia circolare – annuncia un comunicato della Cooperativa Sociale Insieme – Dal 2 al 4 aprile si svolge a Vicenza il 3° meeting transnazionale del progetto Interreg SURFACE, organizzato da Cooperativa sociale Insieme in qualità di partner di progetto. SURFACE mira a migliorare la gestione ambientale e la qualità della vita nelle aree urbane attraverso la creazione di Parchi di Riuso Intelligenti (Smart Reuse Parks).
In Via Dalla Scola 255, sede della cooperativa, 40 rappresentanti di imprese sociali, istituti di ricerca, multiutility, istituzioni locali e consorzi di settore provenienti da Austria, Germania, Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria, Slovenia, Croazia, Belgio e Italia (Vicenza e Rimini nello specifico) si riuniscono per confrontarsi sul recepimento del recente “Pacchetto sull’Economia Circolare” della Comunità Europea; in particolare su come definire le migliori azioni per lo sviluppo di strategie integrate di riuso e preparazione al riutilizzo nei piani di riduzione e gestione dei rifiuti. Il meeting è l’occasione per la presentazione delle azioni pilota locali che vedono coinvolti anche il Comune di Vicenza, Aim Ambiente e Legambiente Vicenza.
L’incontro ha avuto inizio oggi, martedì 2 aprile, con il saluto istituzionale dell’assessore al Territorio Lucio Zoppello presso la sala degli Stucchi di Palazzo Trissino. “La partnership del Comune di Vicenza favorisce l’iniziativa pilota che si iscrive negli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile – dichiara l’Assessore – sostenendo l’economia circolare attraverso l’innovazione imprenditoriale, generando lavoro e crescita economica e al contempo aumentando la sostenibilità della città per dare un contributo concreto alla lotta contro il cambiamento climatico. Quest’iniziativa si aggiunge al potenziamento del ritiro ingombranti a domicilio, alla sperimentazione sull’apertura domenicale degli ecocentri e alle politiche di riduzione della TARI per chi implementa il compostaggio domestico o chi acquista pannolini lavabili dimostrando che la riduzione dei rifiuti è uno degli obiettivi di governo di questa amministrazione”.
A seguito si è tenuta la la conferenza stampa di lancio presso la sede principale di Cooperativa sociale Insieme nel quartiere di San Pio X dove la presidente Marina Fornasier spiega che “il meeting è un’occasione importante per la Città e per la Provincia, per tutti i soggetti locali coinvolti e gli stakeholder nazionali per un confronto sulla definizione delle migliori strategie ambientali per la riduzione dei rifiuti; per questo abbiamo invitato anche consulenti ambientali, tecnici di settore, imprese sociali, Arpav e rappresentanti della Provincia ma soprattutto aziende municipalizzate/multi-utility locali responsabili della raccolta, del recupero o dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani; queste ultime infatti nei prossimi anni dovranno integrare le proprie attività di gestione rifiuti con il processo sociale, culturale e industriale di Riuso e Preparazione al Riutilizzo come dettato dalla gerarchia europea dei rifiuti, collaborando con imprese sociali che, citando la direttiva europea sui rifiuti (UE) 2018/851, possono garantire impatti sociali ed ambientali positivi.”
Oggi è stato quindi descritto il primo Smart Reuse Park italiano, cioè una rete di strutture, servizi e relazioni tra imprese sociali, settore pubblico, aziende private, associazioni e cittadinanza che consente la riduzione degli sprechi e l’ottimizzazione delle risorse attraverso le attività di riutilizzo e preparazione al riutilizzo, azioni fortemente connesse al riciclo. Lo Smart Reuse Park della provincia di Vicenza è una rete territoriale, quindi un luogo sia fisico che virtuale, che comprende due centri del riuso, reti di riparatori locali, “repair cafè” con laboratori di autoriparazione, negozi dell’usato e recupero oltre che alcuni ecocentri della provincia,.
“Oggi si celebra la partenza ufficiale del primo dei 5 Smart Reuse Park che si stanno avviando grazie a questo progetto – dichiara Christian Leonhartsberger di ATM, partner Austriaco coordinatore del progetto – i centri di Vicenza, Innsbruck (Austria). Kempten (Germania), Budapest (Ungheria), Torun (Polonia) si inseriscono a pieno titolo nello sviluppo dei tre pilastri della sostenibilità ambientale attraverso la prevenzione della creazione di rifiuto collegato con il risparmio energetico, la creazione di posti di lavoro e l’attività sociale a livello locale.”
Grazie alla creazione di occasioni di confronto e sperimentazioni in forma coordinata tra i diversi portatori di interesse, il Parco di Riuso Intelligente è propulsore di esperienze d’avanguardia sui temi ambientali, proponendo in maniera crescente nuove iniziative e soluzioni intelligenti per il riuso attraverso la ricerca e lo sviluppo di modelli innovativi di collaborazione tra i diversi attori cittadini, ad esempio tra pubblico e privato sociale.
È intervenuto alla conferenza stampa anche Ruggero Casolin, direttore di AIM Ambiente spiegando come “il riuso sia l’attività complementare al riciclo, così come la continua implementazione del sistema di raccolta ha portato AIM Ambiente a dimezzare dal 2010 ad oggi la quantità di rifiuti non differenziati, anche attraverso i 4 ecocentri cittadini e la recente iniziativa denominata “ecomobile”. Già da molti anni si sono create a Vicenza le basi per completare il sistema virtuoso dell’economia circolare che vede, nella collaborazione con Cooperativa Insieme, un partner prezioso per ridurre ulteriormente la quantità di rifiuti smaltiti e migliorare il sistema di raccolta di cui ci occupiamo”
Chiude gli interventi la spiegazione di JANA ZURKOVA della rete europea RREUSE che tocca 26 diversi paesi e che comprende una serie di organizzazioni capaci nel 2017 di evitare l’incenermimento e lo smaltimento in discarica di quasi un milione di tonnellate di rifiuti grazie ai diversi sistemi di riuso, riparazione e riciclo messi in atto. Molto esplicativo lo studio raccontato durante la conferenza che mostra come con 10.000 tonnellate di beni si generano 296 posti di lavoro nelle reti di riuso invece che 36 posti nel mondo del riciclo, solo 6 attraverso le le discariche ed un solo posto di lavoro con gli inceneritori, dimostrando il valore economico e sociale di questo innovativo sistema di gestione.
Nel pomeriggio si svolgeranno workshop specifici sui requisiti comuni per la strutturazione di uno Smart Reuse Park e sulla formazione del personale coinvolto. Il meeting proseguirà nei giorni 3 e 4 aprile con incontri, gruppi di lavoro e visite alle strutture interessate dal progetto pilota come il Centro di Riuso della Cooperativa presso Grisignano di Zocco.
Il progetto SURFACE, che vedrà nei prossimi mesi altre attività di sviluppo e condivisione con la città e la provincia, si concluderà a giugno 2020.