«Come tutte le città d’Italia, anche Vicenza sarebbe pronta ad avere una via intitolata a Giorgio Almirante». Silvio Giovine, da poco eletto consigliere comunale con la lista #Rucco Sindaco, interviene sul dibattito che da alcuni giorni infuria a Roma. Si tratta dell’approvazione del consiglio comunale di una strada dedicata allo storico segretario del Movimento Sociale Italiano e il successivo stop imposto dal sindaco Virginia Raggi. A Vicenza, con la nuova amministrazione di centrodestra guidata da Francesco Rucco, un ragionamento intorno a Giorgio Almirante potrebbe trasformarsi in una richiesta ufficiale.
A dare il «la» è Giovine, che ha voluto esprimere la propria posizione sulla polemica romana con un post su Facebook. «La rabbia, il livore e la volgarità di chi si scaglia contro ”via Almirante” rappresentano la vera intolleranza che deve preoccupare. Aggiornate le lancette dei vostri orologi e portate rispetto ad un gigante della storia repubblicana italiana» ha scritto il consigliere, tra i candidati con più preferenze alle elezioni di domenica scorsa.
«E ridicolo quello che è successo a Roma ed anche preoccupante – commenta Giovine-. Almirante, con stile, è riuscito a sgonfiare il pericolo di un’eversione, a ricondurre tutto nell’ambito della democrazia. Lui non ha mai parlato di nemico, ma di avversario politico». Ben prima che nella Capitale, a Vicenza c’è stato un ampio dibattito sulla figura di Almirante. Si deve tornare indietro a più di tre anni fa, quando nel gennaio del 2015 è scoppiato un polverone in seguito alla concessione sia del salone d’onore del municipio che del patrocinio del Comune (nella foto) amministrato dal centrosinistra di Achille Variati ad un convegno sul politico di destra, con la richiesta (non accolta) da parte dell’associazione dei partigiani e di esponenti politici di sinistra di rivedere la decisione. Nell’agosto del 2016, invece, la polemica si è spostata a Noventa, dove il Comune retto da Marcello Spigolon aveva istituito «via Almirante». A nulla sono valse le proteste e le richieste: quella via è tuttora nello stradario.
di Elfrida Ragazzo, da Il Corriere del Veneto