La legge contro l’aborto in Usa, la sollevazione popolare per Tex Willer in Italia, Claudio Mellana: noi italiani sappiamo quando scendere in piazza

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CONTRO ABORTO LA FABBRICA DEGLI ANGIOLETTI, di Claudio Mellana
LA FABBRICA DEGLI ANGIOLETTI CONTRO L'ABORTO, di Claudio Mellana

Non per vantarmi ma io e Tex Willer siamo nati lo stesso giorno: il 30 settembre 1948. So benissimo che la cosa ha una rilevanza del tutto limitata al mio ambito familiare e amicale. Ogni tanto la tiro fuori per giocarci su, farci due risate. Ho un caro amico che chiamo “vecchio cammello” e lui mi chiama “satanasso”. Ci mangiamo due bistecche alte tre dite con una montagna di patatine, innaffiate da un boccale di birra, e tutto finisce lì.

Sono perfettamente consapevole della futilità del fatto.

O meglio lo ero.

Da qualche giorno ho realizzato che Tex Willer ha un potenziale rivoluzionario notevole.

Mi sono convinto, ultra convinto, che sia l’unico in grado di mobilitare le masse.

Come? Ve lo dirò, ma prima affrontiamo il punto cruciale.

Tex Willer
Tex Willer

Se Tex è un‘arma così potente come io non dubito sia, chi la può utilizzare rappresenta un pericolo che un Governo deve assolutamente mettere sotto controllo.

Chi detiene allora questo potere?

Ma è ovvio: la Sergio Bonelli Editore.

Come può esercitare questo potere? Semplicemente dicendo che Tex Willer cesserà le pubblicazioni.

Vedrete allora una sollevazione popolare mai vista prima che chiederà a gran voce che Tex non muoia e, se non avrà una risposta positiva subito, metterà a ferro e fuoco ogni edicola, per cominciare.

Si pretenderà che il Governo faccia una legge che vieti alla Bonelli di far cessare le pubblicazioni di Tex e, se è necessario, di finanziare la casa editrice almeno quanto abbiamo fatto con l’Alitalia, per evitare che qualche magnate cinese  ci compri anche Tex Willer.

Non ci credete?

Credeteci pure. Noi italiani sappiamo quando è ora di scendere in piazza per le cose importanti

Qui tutte le vignette di Claudio Mellana

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Claudio Mellana
Claudio Mellana (Torino, 30 settembre 1948) è un umorista italiano. Ha cominciato pubblicando su riviste underground o politiche alla fine degli anni sessanta. Nel 1970 ha fondato con Dario Mairano la rivista underground Pelo e Contropelo, attiva sino agli anni ottanta. Nel 1975 viene realizzata a Torino la prima mostra di satira politica, chiamata anch'essa Pelo e Contropelo. La sua prima importante collaborazione è del 1972 con Ca Balà, la rivista madre della moderna satira politica italiana, e poi si estende a svariati periodici e giornali: ABC, IO, Nuovasocietà, Pianeta, Radiocorriere, Il Collezionista. Suoi disegni compaiono su l'Unità, La Stampa, Stampa Sera, Paese Sera. Si dedica, a partire dagli anni '70, quasi esclusivamente alla satira politica e realizza centinaia di vignette, e manifesti, per i giornali sindacali della CGIL. Partecipa a numerose mostre collettive, in Italia e all'estero, ricevendo anche riconoscimenti e premi, e ha esposto in mostre personali a Carpi e Torino. Con Dino Aloi ha curato, per Feltrinelli, nel 1991 il libro Un Lavoro Da Ridere: Antologia Della Satira Del Movimento Operaio Dall'Ottocento a Oggi , nel quale vengono raccolte le vignette a carattere sindacale comparse nei periodici italiani dalla metà dell'800. Ancora con Dino Aloi, dal 1994, cura il Premio intitolato a Giorgio Cavallo per la satira e l'umorismo, per conto della città di Moncalieri. Nel 2007 collabora alla realizzazione della mostra "Ludere et ledere" (Umorismo grafico e satira politica) tenutasi a Bergamo. Nel 2008 alla mostra "Il sorriso graffiato" ( Fascismo e antifascismo nel disegno satirico dalla grande guerra alla Costituzione) tenutasi al Castello di Ussel a Chatillon in Valle d'Aosta. Nel 2010 alla mostra "Dalla Storia alla Satira" (Cronache ed eventi in caricatura da Cavour ad Andreotti) tenutasi all'Archivio di Stato di Torino. Nel 2010, insieme a Dino Aloi, pubblica "Umoristi in Piemonte" (Dizionario di autori e riviste per sorridere e graffiare dal 1848 ad oggi). Nel 2011 collabora alla realizzazione della mostra "La donna immaginata. L'immagine della donna" tenutasi a Torino. Nel 2013, sempre con Dino Aloi, realizza la mostra "Casimiro Teja. Sulla vetta dell'umorismo" e il relativo catalogo contiene la più dettagliata biografia del grande caricaturista torinese realizzata sino ad oggi. Espone frequentemente in mostre collettive. Nel 2019 pubblica con le Edizioni Neos il libro "Lo Sputasentenze" una raccolta di 583 aforismi e pensieri vari ed espone 50 vignette senza parole in una mostra personale allo Spazio Mouv' di Torino. Collabora attualmente con pubblicazioni su Internet come "Buduar", "Nuovasocietà", " ViPiu.it", "CiaLiguria", Iltorinese, Torinofan e "Tellusfolio". Ha pubblicato, ad oggi, oltre 3000 vignette