“Uccidere una donna è peggio di uccidere un uomo o un bambino? Il sistema migliore per godere l’omosessualità consiste ancora nel farla passare attraverso la negazione di se stessa? Riusciranno mai le donne a liberarsi dalla sottomissione al genere maschile, prima di tutto nelle loro coscienze? La coppia è la condanna “fine pena mai” per il reato ancora non prescrivibile del riconoscimento sociale? Può una bambola gonfiabile sostituire la presenza di una donna di cui s’ignora da sempre la vera natura?” Queste e molte altre sono le domande a cui Alessandro Zaltron e Marco Cavalli cercano di dare risposta in About sex (Mondadori, 2021), libro che si pone come una pietra miliare per la società del nuovo millennio.
In cinquanta capitoli, snelli e densi allo stesso tempo, il tema del sesso e del suo mordente legame con quanto vi gira attorno viene sviscerato senza falsi pudori né ipocrisia, con un’ironia abrasiva che può turbare la sensibilità comune ma induce a riflettere profondamente su se stessi. About Sex è un libro senza eguali, in cui il racconto si intreccia con la riflessione saggistica alternando modalità espressive tra le più varie, dall’intervista all’aneddoto giornalistico, dal rilievo statistico alla prova Invalsi. Un microcosmo di forme letterarie che danno vita a un brillante, avvincente romanzo scritto a quattro mani concepito in una inaudita comunione di amorosi sensi.
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