Abusivi in Loggia Valmarana e pagnotte nella roggia: ma ora riaprirà, come luogo di cultura

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loggia Valmarana
loggia Valmarana

I lavori di restauro (qui nel dettaglio) sono stati lunghi (e con imprevisti), ma ora la Loggia Valmarana, anche se sul cartello all’ingresso compare la scritta Loggia Palladiana, ha riaperto ai vicentini.

Un angolo emozionante della città di Vicenza, un monumento “sull’acqua” all’interno del Giardino Salvi. A lungo rimasto chiuso, tanto che sono stati diversi gli episodi di abusivi che hanno scavalcato il cancello e sono entrati nel suggestivo cortile circondato da statue, tentando anche di intrufolarsi all’interno degli stabili, anch’essi adesso restaurati insieme alla splendida facciata esterna.

Di fronte scorre l’acqua, grazie alle migliorie del Comune, della ex Roggia Seriola, il cui corso verso la città è stato interrotto da anni, e dove oggi galleggiano decine di pagnotte intere. Non una vista idilliaca dalla balaustra della villa.

Che non diventerà un ristorante, come ipotizzato dall’assessore Claudio Cicero ad alcuni giornalisti qualche tempo fa: “sennò poi il sindaco mi bacchetta“, ha scherzato stamattina.

“Il restauro è avvenuto grazie ad un progetto dell’amministrazione che mi ha preceduto – ha dichiarato il sindaco Francesco Ruccoora abbiamo diverse idee su come utilizzare questo prestigioso spazio, tra cui preservarlo come luogo di incontro culturale”.
Si inizia da oggi, venerdì 10 maggio: la Loggia Valmarana sarà aperta per ospitare la mostra “Vicenza, Visioni in corso d’opera”.