Accordo europeo sul clima, Moretti (PD): “assurdo non riconoscere lo status di rifugiato climatico”

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Si va verso una legge europea sul clima e in particolare sulla riduzione di emissioni entro il 2050. Intanto in settimana è stato raggiunto un accordo tra i Paesi europei per ridurre le emissioni del 55% entro il 2030. “È una vittoria a metà – commenta l’eurodeputata vicentina del Partito Democratico Alessandra Moretti – perché era stata inizialmente chiesta la riduzione del 60%. Ma resta un importante passo in avanti”.

Il cambiamento climatico, ricorda Moretti, è fortemente legato al fenomeno dell’immigrazione: “non tanto per i singoli eventi dsisastrosi, ma per i cambiamenti lenti e progressivi come la desertificazione”. “Il numero delle persone che si sono dovute trasferire per motivi climatici è di 4 volte superiore a quello di chi ha lasciato il proprio paese a causa delle guerre”, prosegue l’eurodeputata del PD. “Sembra assurdo pensare che, ad oggi, non esista nessuna norma del diritto internazionale che definisca la condizione di rifugiato climatico -. Questo perché alcune parti politiche pensano che riconoscendoli aumenterebbero i richiedenti asilo ma – conclude Moretti – non riconoscendole, queste persone non solo non spariranno, ma aumenterà la sacca di popolazione senza diritti e senza futuro”.