“Sull’operazione Veneto Strade-Anas rimane politicamente il nostro giudizio negativo. È un’operazione che contraddice il processo di autonomia portato avanti dalla Regione e stride ancor di più se pensiamo che, negli stessi giorni dell’accordo, Luca Zaia firmava la pre-intesa con il Governo.” Ad affermarlo è Stefano Fracasso, capogruppo del Partito Democratico, al termine dell’audizione in Seconda commissione dell’assessore ai Trasporti Elisa De Berti, come da richiesta dello stesso PD.
“Con questo accordo siamo sicuri che la prevista regionalizzazione stradale è stata derubricata a non si sa quando. E così siamo già a 22 materie su cui chiedere maggiori competenze anziché 23. Nonostante le affermazioni dell’assessore, anche sulla maggiore efficienza di Anas confermiamo le nostre riserve, conoscendo molte situazioni in Veneto dove la manutenzione è inadeguata: Transpolesana, Romea, la viabilità Rovigo-Padova o la Statale Alemagna.“
“L’incontro è stato comunque utile: abbiamo ottenuto risposte puntuali sulle risorse che Anas investirà in Veneto Strade, sebbene non ci sia alcuna formalizzazione delle stesse e resta da capire se l’Autorità nazionale anticorruzione darà il via libera per l’affidamento ?in house’ a Veneto Strade. Inoltre non è ancora stata risolta la questione del contenzioso con la Provincia di Belluno, partita che andrebbe assolutamente chiusa con questa operazione. Infine – aggiunge Fracasso – per quanto riguarda l’utilizzo degli utili della Cav abbiamo avuto garanzie che le opere finanziate verranno individuate nel Piano triennale e quindi sarà salvaguardato il ruolo di programmazione del Consiglio regionale.“
Stefano Fracasso, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale del Veneto