Accostamento Shoah e foibe: polemiche a Bassano. Paola Farina: “dolore non va banalizzato, né strumentalizzato”

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Comune Bassano accosta Shoah e foibe in un unico post nel giorno della Memoria
Comune Bassano accosta Shoah e foibe in un unico post nel giorno della Memoria

Il Comune di Bassano del Grappa in un post Facebook  ha scritto “Bassano non dimentica e ricorda date che l’Onu e il Governo Italiano hanno stabilito per commemorare due significativi momenti storici: La Giornata della Memoria il 27 gennaio e il Giorno del Ricordo il 10 febbraio”. Shoah e Foibe ricordati assieme. Nel volantino c’è tutta la politicizzazione e strumentalizzazione delle Memorie, modus operandi comune e in pochi sanno scandire Parole e Memoria. Detto questo, il dolore è dolore, ho sempre sostenuto che il dolore è apolide, quello di una madre dei territori contesi che perde il proprio figlio per mano israeliana, non è diverso da quello di una madre israeliana che perde il proprio figlio per mano dei territori contesi. Quello di una madre ebrea che ha perso il proprio figlio cremato a Auschwitz non è diverso di quello di una madre istriana il cui figlio è morto soffocato nelle foibe. Poi ognuno vive il proprio dolore, sul suo vissuto e sulla sua esperienza, senza per questo pretendere che il suo dolore sia diverso dall’altro.

L’evento per ricordare la Shoah a Bassano

Il dolore dovrebbe avere funzione di docente nella vita. Marie von Ebner-Eschenbach sosteneva che “Il dolore è il gran maestro degli uomini. Sotto il suo soffio si sviluppano le anime”. Bisognerebbe variare questa citazione con la mia, nello specifico “il dolore è il pessimo maestro di tanti uomini e donne. Sotto il suo soffio si dequalifica l’anima e si materializza la politica.

Il comune di Bassano dovrebbe imparare che, anche la “giornata della Memoria” è definita “Giorno”, come quella delle “Foibe”. Stessa osservazione al consigliere PD, Giacomo Possamai che non ha usato mezzi termini nel commentare il post: “agghiacciante”. Indubbiamente il Comune di Bassano ha sbagliato nell’accostare le due Ricorrenze, non è possibile condividerle insieme, in questo caso la coesione diventa divisione. E’ giusto far notare che entrambe rappresentano disumano dolore, quel dolore che la generazione degli ultimi settant’anni ha conosciuto per “sentito dire” e non “per esperienza diretta”, adattandolo spesso e senza pudore a varianti camaleontiche.

L’evento del Comune di Bassano per ricordare le foibe

Credo che Comune di Bassano e Possamai possano accettare il mio suggerimento di prendere visione della legge del “Giorno del ricordo” pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 86 del 13 aprile 2004 e quella del “Giorno della Memoria”n. 211, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 177 del 31 luglio 2000. L’ONU lasciamolo fuori, che di danni divisori ne fa già abbastanza.

Se il Comune di Bassano ha sbagliato ad accostare le due ricorrenze, il sindaco di Milano ha fatto di peggio, paragonando Greta Thumberg a Anna Frank e da anni, si paragona il flusso immigratorio alla Shoah con il tacito consenso di politici e personaggi pubblici. A banalizzare le due ricorrenze non siamo noi, esseri umani senza titolo e senza gloria, comuni cittadini, ma loro, i “politici” e “i famosi” in cerca di protagonismo e consenso, politici abilissimi a creare dispersione, divisione e confusione. Cominciamo con mettere ordine e dare i giusti valori e riconoscimenti ai fatti accaduti.

Il Giorno della memoria e il Giorno delle Foibe devono essere ricordati per quello che sono stati, che sono, che rappresentano e non possono essere ostaggio della politica, né da una parte, né dall’altra. Ognuno deve commemorare secondo coscienza, in silenzio, metabolizzare il passato per vivere il presente e proiettarsi in un futuro migliore.