Accuse caporalato Grafica Veneta, Boron (lista Zaia): “colpa del mancato contrasto da parte del PD all’invasione di immigrati”

Il consigliere regionale padovano risponde alla collega e concittadina dem Camani che aveva detto che "Va ripensato il modello di sviluppo del Nord Est che non può essere basato su competizione al ribasso, sfruttamento dei lavoratori stranieri ed evasione fiscale"

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Fabrizio Boron, consigliere regionale del Gruppo Zaia Presidente
Fabrizio Boron, consigliere regionale del Gruppo Zaia Presidente

“Ma dove vive la consigliera Camani? E dove vive il suo partito, quando io negli anni passati ho combattuto per modificare la legge sul cooperativismo sociale e migliorare i controlli così da non incentivare lo sfruttamento e il lavoro nero del mondo dell’immigrazione come manodopera schiavizzata. Un business che purtroppo si è visto troppo spesso”. Così il consigliere regionale del gruppo Zaia Presidente, Fabrizio Boron, commenta le dichiarazioni della consigliera regionale Vanessa Camani dopo la notizia delle indagini e arresti nel Padovano nell’azoenda Grafica Veneta“.

“Quando la consigliera Camani parla del mondo dell’imprenditoria veneta, prima di tutto dovrebbe capire cosa significa tenere in piedi un’azienda che in questo paese chi fa impresa è senza ombra di dubbio un eroe a causa delle tasse e delle complicanze burocratiche, si veda come aprire e mantenere le attività in essere”.

“Ancora una volta il pulpito è quello di chi forse vive di politica e solo politica, sentenziando su tutto sempre. Non entro nel merito della vicenda, per i quali i magistrati faranno chiarezza, ma una cosa è certa: qui si parla di sfruttamento di manodopera immigrata, proprio quella che condanniamo da sempre, conseguenza dell’invasione e dell’accoglienza di immigrati irregolari al fine di ridurli in schiavitù. Un’immigrazione regolare, invece, consente prima di tutto il controllo del lavoro e vorrei ricordare che chi schiavizza sono gli stessi connazionali”.

“Chiunque ha responsabilità in questa vicenda – conclude Boron – dovrà pagarne le conseguenze, ma di certo la consigliera Camani e il suo partito non possono essere quelli che si ergono a paladini, visto che non contrastano lo sbarco continuo di stranieri sulle coste italiane, di cui poi buona parte alimenta il business dell’immigrazione clandestina con conseguente sfruttamento e lavoro nero”.