Il post elezioni. Acerbo: “Rifondazione comunista avanti con Unione Popolare”

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Maurizio Acerbo PRC
Maurizio Acerbo PRC

Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea analizza il voto del 25 settembre che, con lo scrutinio del giorno dopo ha decretato la vittoria del Centrodestra a trazione Fratelli d’Italia, risultato il partito più votato in Veneto (leggi qui).

“Il risultato elettorale – dice Acerbo – è stato al di sotto delle aspettative e delle nostre potenzialità, ma le nostre ragioni restano valide. Per questo il nostro partito deve lavorare affinché il progetto politico nato solo il 9 luglio, cresca, si radichi nei territori, sia protagonista nei conflitti e riesca a farsi conoscere anche laddove non è riuscito ad arrivare.

L’Italia di oggi sarà in mano ad una destra nazionalista che proseguirà a garantire gli interessi delle fasce più ricche, a sostenere le ragioni di una orrida guerra, a garantire fedeltà alla NATO.

Gli eredi di Mussolini, 100 anni dopo, vanno al potere grazie soprattutto alle scelte politiche del Partito Democratico e dei suoi alleati che hanno portato unicamente ad un peggioramento delle condizioni di vita di chi lavora o non ha reddito.

Come nel resto d’Europa – prosegue Maurizio Acerbo -, quando le forze che si dichiarano progressiste attuano politiche neoliberiste spietate, le persone o si allontanano dalla politica (si registra il minor tasso di partecipazione al voto dal dopoguerra), o si collocano in una destra che lancia promesse destinate ad essere smentite.

Contro entrambi gli schieramenti, per un Paese in cui si spendano risorse per sanità, scuola, servizi e non per armare gli eserciti o per contribuire a distruggere il pianeta, bisogna costruire una vera e propria resistenza sociale e politica.

Unione Popolare è l’inizio di questo percorso di cui Rifondazione Comunista vuole essere protagonista attiva. Ringrazio le compagne e i compagni che, con ogni mezzo, si sono spesi in questa breve ma faticosissima campagna elettorale. Da oggi si ricomincia, aggregando nuove forze e costruendo quella partecipazione reale che la democrazia italiana non garantisce più”, conclude Acerbo.

QUI TUTTI I DATI DEL VOTO IN VENETO