“Faccio gli auguri a Giuseppe Conte e al M5S per la nuova fase che si è aperta“. A dirlo è Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea.
Lo stesso prosegue: “Con M5S abbiamo costruito in varie città coalizioni di alternativa e abbiamo tanti punti di convergenza sulle politiche sociali, ambientali e contro la guerra. Con spirito costruttivo e di confronto debbo dire che lascia perplessi la loro scelta di fare propria la proposta di esercito europeo“.
Quest’ultima, per Acerbo, è “un’opzione a cui già si opponeva negli Anni ’80 Enrico Berlinguer con i movimenti pacifisti facendo presente che l’Europa non doveva aggiungersi agli altri poli militaristi, ma qualificarsi come soggetto che opera per la pace e il disarmo nelle relazioni internazionali. Se si fa propria la necessità di un esercito europeo diventa difficile sostenere che dobbiamo tagliare le spese militari, fermare i crescenti investimenti sull’industria bellica come nuovo pilastro europeo promossi da Ursula von der Leyen, criticare la logica folle del Patto di Stabilità“.
Secondo il segretario di Rifondazione, in questo modo, invece, si legittimano le richieste della Nato e di Trump di aumentare la nostra spesa militare. “Questo esercito – prosegue – in realtà sarebbe semplicemente una scusa per armare ulteriormente la NATO in Europa. Per queste e altre ragioni alle ultime elezioni europee, con Michele Santoro e Raniero La Valle, abbiamo ribadito nel programma della lista Pace Terra Dignità il nostro no all’esercito europeo. Inoltre appare piuttosto surreale il passaggio dal ‘basta euro’ a una proposta propria di chi sta costruendo l’Europa senza democrazia.
Fare un esercito europeo senza una Costituzione, una politica estera e di difesa e senza istituzioni democratiche di riferimento è inaccettabile e perpetua il funzionalismo ademocratico per altro rafforzando un complesso militare industriale europeo che imita il modello di keynesismo militare degli USA e nella UE non avrebbe neanche contrappesi.
Pensare che sia la forza militare a garantire la sicurezza è un grave errore – aggiunge Maurizio Acerbo -. Per altro significa porsi nel quadro di una corsa al riarmo che oggi è in particolare nucleare e accresce l’insicurezza come aveva previsto Gorbaciov denunciando la crescente militarizzazione delle relazioni internazionali indotta dalle scelte degli USA e della NATO a partire dagli Anni ’90.
L’Europa ha bisogno non di deterrenza ma di pace. Nel mondo multipolare l’Europa dovrebbe svolgere ruolo di mediazione nei conflitti e di garanzia di politiche di pace e disarmo. Dovremmo chiedere che l’Unione Europea faccia proprio il rifiuto della guerra della nostra Costituzione invece di accodarsi alla tendenza verso il militarismo e lo scontro globale”, conclude il segretario di Prc.