Il commissario delegato all’emergenza per l’acqua alta di novembre 2019, nonché sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha firmato il decreto n. 23 con cui ha approvato il prospetto degli ammessi al contributo “riferito alle istanze di cui all’Ordinanza commissariale n. 2/2019 sia per l’immediato sostegno ai nuclei familiari sia per la ripresa delle attività, le cui istruttorie si sono concluse con esito favorevole”. Continua così il pagamento dei risarcimenti ai veneziani danneggiati dall’Acqua Granda dello scorso novembre che, ad oggi, sono arrivati a 1.548 soggetti per un totale complessivo di oltre 8,1 milioni di euro.
“Con la firma di questo decreto – commenta Brugnaro – liquidiamo un sesto pacchetto di risarcimenti che arriveranno direttamente a 128 privati e a 137 tra attività economiche, produttive, sociali e di culto che hanno visto definirsi positivamente la loro rendicontazione. Il tutto per un totale di 1.524.442,12 euro divisi in 304.696,04 per il primo blocco e 1.219.746,08 per il secondo. Importi che si sommano agli oltre 6,5 milioni di euro già erogati nelle cinque precedenti ordinanze. Nello specifico andiamo così a dare risposte significative complessivamente a 801 privati, per un totale di oltre 1,7 milioni di euro, e a 747 attività sociali di culto, economiche e produttive per oltre 6,3 milioni. Un’ iniezione di liquidità a 1.548 soggetti che, dopo aver presentato la documentazione necessaria, potranno vedere ristorati i lavori eseguiti per il ripristino delle proprie abitazioni e delle proprie attività. Una risposta puntuale che, grazie al continuo e preciso lavoro della struttura commissariale, stiamo riuscendo ad erogare in tempi rapidissimi. In questo modo stiamo riuscendo a dare a coloro che sono stati colpiti dalle acque alte eccezionali dello scorso novembre, un importante rimborso e una significativa iniezione di liquidità ancora più significativa in questo momento di difficoltà. Ricordo inoltre che, per la prima volta in Italia, è stata data la possibilità ai danneggiati di essere risarciti a stralci, non appena forniscono ricevute e scontrini per almeno il 30% del totale delle spese ammesse a rimborso. Per questo invito tutti a rendicontare il prima possibile i danni subiti così da poter proseguire, già nelle prossime settimane, alle liquidazioni”.
Per quanto riguarda i precedenti cinque decreti, si ricorda che il primo è stato firmato il 18 aprile e si è andati a rimborsare 292 soggetti (215 privati e 77 imprese) con 854.142,88, con il secondo, del 4 maggio, sono stati raggiunti altri 272 soggetti (127 privati e 145 imprese) che hanno visto erogare un risarcimento pari a 1.425.274,98 euro. Con quelli di lunedì 18 e 25 maggio rispettivamente 213 soggetti (72 privati e 141 imprese) hanno ricevuto 1.406.477,58 euro e 243 soggetti (121 privati e 122 imprese) hanno ricevuto 1.489.349,50 euro. Infine con quello del 3 giugno abbiamo rimborsato 263 soggetti (138 privati e 125 imprese) per un totale di 1.398.391,46 euro.
L’erogazione dei contributi segue un’istruttoria precisa, a garanzia dell’imparzialità e della trasparenza dell’attività della struttura commissariale, che viene svolta in modalità completamente telematica attraverso un applicativo realizzato dalla società in house Venis spa, suddivisa in 5 passaggi:
- fase pre-istruttoria;
- fase istruttoria;
- fase di validazione;
- fase di approvazione, pubblicità degli atti e liquidazione dei contributi;
- fase dei controlli (in collaborazione con la Guardia di Finanza).
Il decreto firmato è disponibile sul sito del Commissario delegato all’emergenza per l’acqua alta di novembre 2019.
Venezia, 15 giugno 2020