Un evento descritto dai tecnici del Centro maree del Comune di Venezia come “eccezionale” per il periodo: solo una volta negli ultimi 150 anni, infatti, la marea aveva superato i 120 centimetri. E’ accaduto ieri sera, quando alle 23.40 il mareografo di Punta della Salute ha registrato un picco di 134 centimetri, superato solo da una marea di 147 centimetri registrata nel lontano 16 aprile 1936. Per la precisione i tecnici specificano che il livello dell’acqua ha raggiunto 134 centimetri a Punta della Salute, 121 centimetri a Burano, 123 centimetri a Chioggia e 129 in mare.
“La condizione meteo è risultata particolarmente difficile da interpretare – dichiara il Centro maree – alle ore 23.15 la spinta dello scirocco era cessata e stava soffiando vento da ovest. Per 75 minuti il livello in mare si è fermato tra i 115 e i 117 centimetri, in concomitanza con il massimo astronomico. A questo punto il livello ha ricominciato a crescere e quella che al largo aveva le caratteristiche di un’onda anomala che si è invece propagata velocemente all’interno del bacino lagunare, facendo registrare un valore massimo più alto di cinque centimetri rispetto a quello rilevato in mare”.
“La straordinarietà del fenomeno sommata alla sua velocità non ha consentito di far riattivare in tempi utili il sistema di avviso cittadino basato sugli sms, che sarebbero giunti a destinazione oramai a evento concluso, dopo la prima segnalazione avvenuta alle 20.30 – sottolinea il comandante della Polizia Locale Marco Agostini, che ha l’incarico di direzione e coordinamento del centro di previsione e segnalazione maree del Comune di Venezia – Le anomale condizioni meteo hanno condizionato la previsione originariamente definita a 120 centimetri e poi aggiornata a 125 delle ore 20.11. Il divario tra valore previsto e quello osservato risulta molto elevato per il contesto nel quale operiamo, mentre, considerate le condizioni meteo, l’eccezionalità del fenomeno e gli ordini di grandezza delle energie in atto, questo margine può essere considerato, in termini meteorologici assoluti, molto basso”.
“Con l’obiettivo di migliorare il sistema di allerta – continua il comandante – da alcuni mesi stiamo lavorando per rendere le informative del Centro più rapide ed efficaci, affrontando anche il delicato tema della comunicazione dell’incertezza, per offrire un servizio capace di rendere conto della complessità dei fenomeni e per reagire con maggiore prontezza quando tale complessità diviene, come accaduto ieri, difficile da gestire con i normali sistemi di comunicazione ed avviso. Nell’ultimo anno – conclude – la Giunta comunale ha approvato diversi accordi di collaborazione tecnico scientifica con enti di ricerca. Collaborazioni che consentiranno di far evolvere la modellistica previsionale”.