Il Veneto che in queste ore è stretto in queste ore da un doppio sistema di perturbazioni. A Venezia è acqua alta record e il sindaco Luigi Brugnaro parla di Mose e cambiamenti climatici (sotto aggiornamenti). A Vicenza il livello dell’acqua nel fiume Bacchiglione (qui aggiornamenti e web cam) non desta problemi con la soglia molto al di sotto del livello di allarme dei 4 metri e mezzo: ultimo aggiornamento ARPAV delle ore 23:00 è di 1,33 m di altezza.
In tarda serata è arrivata la comunicazione dal Consiglio regionale del Veneto che appena votato il Collegato alla Finanziaria la seduta consiliare sul bilancio è stata sospesa: l’alta marea con la punta eccezionale già registrata attorno alle 22.15 ha spinto l’acqua sin dentro palazzo Ferro Fini allagando l’aula consiliare.
“Mai si era verificata una situazione del genere – racconta il presidente Roberto Ciambetti – Le paratie antiallagamento non sono state sufficienti a contenere l’ondata di piena, né è stato possibile lasciare il palazzo stante la difficoltà di manovra delle lance e il difficile accesso al pontile: si è preferito garantire la sicurezza e rimanere quindi tutti a palazzo. Sono particolarmente spiaciuto per il disagio recato soprattutto ai dipendenti impegnati nell’assistenza ai lavori consiliari: devo ringraziare tutti per il senso di responsabilità dimostrato. Noi tutti siamo consci di vivere un momento eccezionale, una pagina di storia drammatica per la città di Venezia, dopo l’alluvione del 1966, l’ondata di piena di questa notte sta diventando la seconda registrata a partire dal 1923 e la prima in assoluto di questo millennio”.
Di seguito l’articolo da la Repubblica con aggiornamenti sull’acqua alta
E’ allarme acqua alta a Venezia. Stamattina era già a quota 127 centimetri, in serata in centro ha superato i 180 cm e invaso la Basilica di San Marco. In piazza, in serata è arrivata ad un metro e per la notte si prevede arriverà a 170 cm, un innalzamento che produce danni ai mattoni e alle colonne dell’edificio. Ma ad essere sommersi sono stati anche i marmi recentemente sostituiti. Un evento raro, a dispetto invece della frequenza, peraltro in aumento, del fenomeno dell’acqua alta.
La marea continua a salire spinta da un fortissimo vento di scirocco. Attraversare l’area davanti alla basilica è impossibile anche con gli stivaloni. La piazza è percorsa solo da imbarcazioni della polizia municipale e da altre strutture della protezione civile. “Questo è un disastro, questa volta bisognerà contare i danni”, ha detto il sindaco Luigi Brugnaro mentre effettuava il sopralluogo a San Marco. In un tweet il sindaco scrive: “Tutti mobilitati per gestire l’emergenza”. Se la marea arrivasse a un metro e settanta cm sopra il medio mare, sarebbe la seconda misura storica più alta. Domani le scuole a Venezia rimarranno chiuse.
Stando alla stessa procuratoria di San Marco, l’allagamento di oggi della Basilica ha solo cinque precedenti in tutta la sua storia, iniziata nel IX secolo con il doge Giustiniano Partecipazio che la eresse per custodire le spoglie di San Marco evangelista. Sei volte dunque in 1.200 anni, ma il dato allarmante è che di queste, tre si sono verificate negli ultimi 20 anni, l’ultima il 30 ottobre 2018, quando l’acqua invase alcune decine di metri quadri del millenario pavimento a mosaico marmoreo, di fronte all’altare della Madonna Nicopeia, e soprattutto inondò completamente il Battistero e la Cappella Zen arrivando ben 90 cm sopra il pavimento mosaicato del Nartece e bagnando i monumentali portoni in bronzo bizantini, le colonne, i marmi.