Attraverso il progetto Acqua Oro Blu, Viacqua propone ogni anno alle scuole primarie e secondarie di primo grado dei 68 comuni gestiti incontri in classe, visite agli impianti, visite alle Risorgive del Bacchiglione, strumenti didattici e formazione per insegnanti, con l’obiettivo di far conoscere il servizio idrico integrato e promuovere un uso sostenibile dell’acqua. E con la ripresa delle lezioni ormai imminente, il progetto è già pronto a decollare con nuove proposte.
Nonostante il persistere di limitazioni anche nell’ultimo anno scolastico, il progetto ha visto l’adesione di 91 istituti vicentini, per un totale di 332 classi coinvolte con ben 6.248 studenti. Si tratta di un dato estremamente positivo, che supera anche i numeri che si registravano negli anni precedenti all’arrivo del Covid-19.
Nell’anno scolastico 2018-2019 il progetto aveva raggiunto, infatti, 5.772 studenti, l’anno successivo i partecipanti erano stati 4.760 per poi calare in modo significativo nel 2021 (2.043) a causa della pandemia.
Le nuove proposte didattiche si rivolgono sia agli studenti che ai docenti attraverso incontri in classe, visite agli impianti e uscite in natura pensati per le classi terza, quarta e quinta della scuola primaria e per la prima e seconda classe della secondaria di primo grado.
Partendo dall’acqua che si vede, pioggia, fiumi, risorgive, rubinetto e altro, si snoda il percorso che conduce alla scoperta dell’acqua invisibile, racchiusa nelle sorgenti di montagna e nelle falde acquifere del sottosuolo, per poi proseguire nel viaggio attraverso le condotte di acquedotto che portano l’acqua nelle case e poi, attraverso la rete fognaria la conducono agli impianti di depurazione per restituire nuovamente una preziosa risorsa in natura.
Tutte le attività sono curate da formatori esperti incaricati da Viacqua. Negli interventi in classe si spazia dagli “esperimenti d’acqua” ai racconti “Da dove arriva l’acqua che beviamo?” e “Chi pulisce l’acqua sporca?”, arrivando a conoscere il sistema idrico vicentino e la cosidetta “impronta idrica” di tutti noi.
Le visite didattiche si tengono poi presso un punto di prelievo e un impianto di depurazione, spingendosi fino alle Risorgive del Bacchiglione, dove sono previste attività che possono essere rivolte anche alla scuola dell’infanzia, alla scoperta delle “Meraviglie dell’acqua”. Tra polle e canneti della grande area naturalistica che sorge nel territorio di Dueville viene inoltre illustrato il ciclo dell’acqua che scorre sotto i nostri piedi e il prezioso equilibrio che deve essere mantenuto in un ecosistema. Alle Risorgive si può poi imparare a conoscere la grande ricchezza di biodiversità conservata nell’area.
Come già fatto nelle precedenti edizioni, per le classi aderenti Viacqua copre le spese di trasporto per le uscite e visite.
Al percorso rivolto agli studenti si affianca però anche la proposta destinata agli insegnanti, supportandoli nella costruzione di percorsi e progetti interdisciplinari sull’acqua. Questa proposta è articolata in una serie di proposte fruibili online, grazie alla piattaforma educational sviluppata dal Consorzio Viveracqua. Viacqua organizza poi un programma di visite mirate a pozzi, serbatoi, depuratori, oltre che alle Risorgive del Bacchiglione.
Infine sono disponibili per la fornitura alle scuole anche due recenti pubblicazioni curate da Viveracqua dal titolo “Capisco un tubo” e “C’è dell’acqua nel mio calzino?”, il primo rivolto al pubblico più giovane delle scuole primarie, il secondo invece, più adatto alla scuola secondaria. Per entrambi i volumi i testi sono stati curati da Lorenzo Monaco e Matteo Pompili con le illustrazioni di Agnese Baruzzi.
“Essere presenti a scuola con una proposta di alto valore educativo – è il commento del Presidente di Viacqua, Giuseppe Castaman – è per Viacqua fondamentale per fare cultura ambientale sull’importanza della risorsa idrica e della sua tutela. Il progetto Acqua Oro Blu ci consente inoltre di coinvolgere quelle fasce di studenti che possono segnare un profondo cambiamento fin dentro le routine famigliari quotidiane. Insegnare infatti le buone pratiche di risparmio idrico e di responsabilità ambientale a quelli che saranno i cittadini del futuro, significa fare da stimolo per un cambiamento interno alle nostre comunità che parte dal basso e che mettendo radici solide non solo ci permette di lasciare ai nostri figli un mondo migliore di quello che abbiamo trovato, ma anche di sperare in un mondo futuro che possa essere ancora più bello”.