Acquedotto, in Piazzale Tiro a Segno a Vicenza spunterà la trivella che sta scavando sotto Viale Trento. Castaman (Viacqua): “6 milioni di euro investiti”

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Citizen science, Rotary e Viacqua con Castaman: Retrone protagonista progetto
Citizen science, Rotary e Viacqua con Castaman: Retrone protagonista progetto

Lunedì mattina in Piazzale Tiro a Segno a Vicenza il Presidente di Viacqua Giuseppe Castaman e il Direttore Generale Alberto Piccoli hanno illustrato la prosecuzione dei lavori di potenziamento della rete acquedottistica della Città di Vicenza.

Hanno infatti preso il via oggi le attività di predisposizione del cantiere che occuperà la rotatoria su cui si innestano Viale Trento, Viale Ortigara e Via Cappuccini, allo scopo di arrecare il minor disagio possibile alla circolazione dell’area.

Per consentire la movimentazione in sicurezza dei mezzi operativi si dovrà procedere all’abbattimento di quattro alberature alte circa venti metri per le quali è già stato definito con AMPCS il ripristino una volta completato il cantiere.

Terminate le operazioni preliminari, su Piazzale Tiro a Segno sarà eseguito un saggio del terreno per poi scavare un pozzo nel quale dovrà sbucare la testa fresante della trivella che, al momento, sta progredendo nel suo scavo in “microtunneling” sotto l’asse di Viale Trento.

La trivella, messa in funzione lo scorso giugno trascinerà dietro di sé anche le ultime sezioni della condotta da 80 cm di diametro che sarà anche una delle più grandi tra quelle gestite da Viacqua. La condotta, alimentata dal campo pozzi “Moracchino”, darà ridondanza all’acquedotto della Città di Vicenza raddoppiando l’esistente linea realizzata a fine ‘800. In questo modo si potrà assicurare la continuità della fornitura alle oltre 100.000 utenze servite, anche in caso di guasti o interventi su una delle due condotte.

«L’opera complessiva ha un valore strategico per Viacqua – ha spiegato il Presidente, Giuseppe Castaman – che sta investendo 6 milioni di euro per la sua realizzazione. Il personale tecnico ha analizzato a lungo i possibili scenari operativi individuando le soluzioni meno impattanti sulla circolazione di uno dei punti nevralgici di accesso al centro città. Uno scavo a cielo aperto, infatti, avrebbe completamente immobilizzato la viabilità dell’area, con conseguenti ingorghi e maggiori carichi di traffico sulle strade contermini.»