Ci ha lasciato oggi il critico d’arte (anche se lui non amava definirsi così) Philippe Daverio, grande divulgatore di storia dell’arte, che dedicò un’intera puntata ad Andrea Palladio, in onda su Rai5, parlando della sua architettura, delle ville venete. Come ricorda anche Massimo Follesa, Daverio parlando di arte coniugava sempre gli aspetti tecnici alla storia di uomini e donne, caratteristica che lo rendeva un grande divulgatore. “Il Monte Grappa sullo sfondo, l’umidità erotica dell’estate” così descrisse la Rotonda, la villa palladiana con cui Vicenza accoglie chi giunge dalla Riviera Berica, dietro la quale si scorse il santuario di Monte Berico, da cui a sua volta, per chi arriva dai colli, si scorge la villa stessa. E ancora: “un’edificio perfettamente simmetrico dai 4 suoi lati, la voglia di combinare cerchio e quadrato”.
Daverio raccontò poi la storia “tipicamente italiana” della Basilica palladiana: “lungo concorso mai vinto da nessuno, finché Palladio non trovò la soluzione che andava bene ai cittadini e alla città”, cioè la “seconda struttura che consente la deambulazione e la conservazione dell’esistente”.
Daverio spiega così gli archi, le finestre, del palazzo della Ragione che ora porta proprio il nome del grandissimo architetto.
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