Adunata 2024, emozioni a Bassano e a Palazzo Trissino. E domani in Bertoliana si recita Bedeschi

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Adunata, cerimonia a Bassano
Gli studenti ricevono l'attestato per l'iniziativa "noi ci darem la Mano" sul Ponte degli Alpini di Bassano del Grappa

Noi ci darem la mano a Bassano del Grappa

Trasferta a Bassano del Grappa, Città degli Alpini per eccellenza, per gli eventi che fanno da cornice all’Adunata Nazionale degli Alpini: questa mattina è stato consegnato un riconoscimento agli istituti scolastici e agli studenti che hanno partecipato al progetto “Noi ci darem la mano”. L’iniziativa aveva avuto luogo nel primo weekend di febbraio, in occasione della consegna del Cappello Alpino ai giovani allievi del Centro di Addestramento Alpino di Aosta, con l’emozionante passaggio del copricapo con la penna nera “dai veci ai bocia”, che ha incarnato in pieno lo spirito alpino: ricordare il passato per costruire il futuro.

Il progetto Noi ci darem la mano era stato voluto e sostenuto dall’assessore all’Istruzione della Regione Veneto, appassionata sostenitrice sia degli Alpini sia del potenziale delle nuove generazioni. Realizzato in collaborazione con la Sezione Ana Monte Grappa e la Scuola Militare Alpina, ha coinvolto 46 studenti e 9 docenti di 7 scuole di Bassano (Scuola di Formazione professionale Marco Polo, Istituto Einaudi, Liceo Brocchi, Enaip Veneto, IIS G.A. Remondini, IIS Scotton, Conservatorio Steffani). I ragazzi, dopo un corso di formazione tenuto da Loris Giuriatti (scrittore, guida storico-naturalistica e direttore della Scuola di Formazione Professionale ENAIP), hanno fatto da Cicerone ai giovani allievi Alpini e alle loro famiglie, guidandoli alla riscoperta di Bassano in un’ottica identitaria. Sempre in tema di condivisione -anche questo concetto assai caro agli Alpini- i 166 volontari in ferma iniziale, finito il corso di addestramento, sono dal canto loro entrati negli istituti secondari di secondo grado di Bassano a raccontare la propria esperienza. Un riconoscimento è andato anche all’IC Bassano del Grappa Vittorelli, che ha partecipato all’alzabandiera.

Questa bella collaborazione tra mondo civile dell’istruzione e mondo militare della formazione, per la crescita degli studenti anche sotto il profilo valoriale, ha visto l’atto finale questa mattina, nella sede degli Alpini al Ponte Vecchio, dove alle scuole che hanno partecipato all’iniziativa è stato consegnato un attestato di riconoscimento, alla presenza del presidente nazionale Ana Sebastiano Favero, dell’assessore regionale all’Istruzione e naturalmente del padrone di casa, Giuseppe Rugolo, presidente della Sezione Ana Monte Grappa.

Il cappello alpino-gioiello dato in omaggio dalle Botteghe Storiche a chi sta lavorando per l’adunata

Adunata, i premiati con le spilline
I “premiati” con le spillette alpine a Palazzo Trissino

Un prezioso dono in segno di gratitudine è stato consegnato questa mattina a Palazzo Trissino agli Alpini e all’Amministrazione comunale vicentina, su iniziativa dell’Associazione Le Botteghe Storiche di Vicenza. Giuliana Pavan, presidente dell’associazione, ha spiegato con efficacia le motivazioni di questo omaggio, a partire dalla notazione storica che lega i commercianti agli Alpini: “Noi che sappiamo che cosa significhi esser parte attiva della storia, siamo profondamente grati a chi la nostra storia l’ha fatta. Basti pensare che, in alcuni casi, i padri di chi gestisce oggi le realtà commerciali più antiche hanno combattuto proprio con gli Alpini”. La presidente delle Botteghe Storiche ha poi sottolineato il forte senso di gratitudine verso chi da sempre non si tira indietro quando c’è bisogno, ma ha anche mostrato grande apprezzamento per una città impreziosita come un gioiello luccicante in occasione della 95a Adunata Nazionale degli Alpini.

La presidente Pavan e il vicepresidente Giovanni Soprana hanno dunque consegnato una preziosa spilletta a forma di cappello alpino, edizione speciale e limitata di quelle in vendita nelle Botteghe Storiche di Vicenza, a chi “sta lavorando a questa grandiosa Adunata e ha vestito a festa la città”. Il riconoscimento è andato innanzitutto ai “padroni di casa”, il sindaco Giacomo Possamai, l’assessore ai grandi eventi Leone Zilio e l’assessore allo sviluppo economico Cristina Balbi; tra gli Alpini, lo hanno ricevuto (e subito puntato al bavero o al cappello) il presidente di Adunata Alpini 2024 Maurizio Pinamonti, il presidente di Ana Vicenza “Monte Pasubio” Lino Marchiori, il suo vicepresidente vicario Renzo Carollo e i loro più stretti collaboratori.

Centomila gavette di ghiaccio. Domani in scena alla Bertoliana

La locandina dell’evento in Bertoliana

Palazzo Cordellina, sede istituzionale della Biblioteca Civica Bertoliana di Vicenza, e cornice in questi giorni di una speciale mostra sull’Alpino Giulio Bedeschi, giovedì sera 9 maggio, alle ore 20.45 apre il suo giardino a un appuntamento che promette grandi emozioni: verrà proposta la trasposizione teatrale-commemorativa di “Centomila gavette di ghiaccio” tratto dall’omonimo romanzo di Giulio Bedeschi, una delle cronache più sincere e meno retoriche del disastro della Seconda Guerra. Mondiale.

Il monologo teatrale, voluto e reso possibile da Manuela Bedeschi, nipote di Giulio, riporta fedelmente quanto narrato dal grande scrittore, reduce dai fronti di Grecia, Albania e Russia e unico ad aver fatto parlare i reduci come lui, che “hanno vissuto il terrore della verità” perché nulla era permesso svelare. Lo spettacolo, di e con Andrea Brugnera, alterna brani del libro e canti del coro alpino di Novale (Sezione Ana Valdagno).