Giorgio Pasetto, Presidente di Area Liberal, già consigliere comunale di Verona, interviene in una nota sul tema aeroporto: “Riguardo la condizione dell’aeroporto Catullo, i numeri ci dicono che da oltre 5 anni SAVE sta operando un ridimensionamento sullo scalo, rendendolo una succursale, di secondo livello, di Venezia”.
“Chi sostiene che la Catullo SpA è stata “salvata” da SAVE, dovrebbe andare a leggere il bilancio 2014 dell’aeroporto, dove si può verificare che la società era stata ristrutturata e che quindi a quel punto erano necessari investimenti di rilancio, proprio quello che avrebbe dovuto fare SAVE, ma che purtroppo non ha fatto in qualità di socio industriale.
In più di 5 anni non sono stati fatti investimenti migliorativi, è facile constatare, anche solo guardando al terminal partenze, che è rimasto un capannone industriale degli anni ‘60.
Se la valutazione deve essere fatta sui numeri, i risultati di crescita passeggeri, mostrano che negli ultimi 5 anni quello di Verona è stato lo scalo che è cresciuto meno rispetto a Venezia, Treviso, Bologna e Bergamo.
“Adesso è indispensabile una visione – conclude Pasetto – ovvero un progetto di sviluppo futuro. In primis la politica veronese, deve prendere in mano la situazione e pensare quanto importante è l’aeroporto per il rilancio post Covid della nostra città”.
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