Affaire Compago: i consiglieri di Vicenza Pupillo e Selmo: “Brusca frenata su acquisizione da parte di Agsm-Aim. Pagano i cittadini”

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“L’Affaire Compago assume connotati amaramente sempre più chiari”. Inizia così una nota dei consiglieri comunali di Vicenza Sandro Pupillo e Giovanni Anselmo, del gruppo di minoranza Da Adesso in poi, sul tema.

“Dopo che nelle settimane scorse Agsm-Aim aveva comunicato all’Antitrust di voler acquistare il 35% di Compago, vi è stata una brusca frenata rispetto alle procedure di acquisizione della commerciale lombarda. Evidentemente ciò è dovuto al grande clamore che ha provocato la notizia.

Ad oggi – proseguono i due -, c’è una intollerabile certezza. Ci sarà un prezzo da pagare e a farne le spese saranno i cittadini di Vicenza, in un tempo peraltro già così critico di suo. Perché se è vero che l’amministrazione comunale si è finalmente mossa è altrettanto vero che lo ha fatto con colpevole ritardo, dato che il contratto era stato firmato ad agosto.

Com’è possibile – si chiedono Pupillo e Selmo – che Rucco non abbia colto subito la gravità dell’operazione avendo Vicenza due consiglieri seduti al tavolo del CdA di Agsm-Aim? È chiaro che se ci si fosse mossi per tempo oggi non saremmo arrivati a questo punto”.

Ci sarebbe inoltre un tema politico in questa vicenda. “La Governance della multiutility, targata Centrodestra, si dimostra debole e non coesa – sostengono i consiglieri -. Il famoso mantra con cui Rucco aveva battezzato la fusione tra Agsm – Aim che non si trattava di un’operazione di lottizzazione politica, ma un’operazione di natura squisitamente industriale, continua a fare acqua.

Basti pensare che lo stesso presidente Casali, in Commissione bilancio a Verona, ha di fatto sconfessato il suo consigliere delegato Quaglino e che oggi, a quest’ultimo, pare possano essere ritirare alcune deleghe. Una vera e propria ammissione di responsabilità che possiamo riassumere parafrasando il detto ‘La mano destra non sa quello che fa la mano sinistra’.

Come direbbe Marzullo, per concludere, la domanda sorge spontanea. Ed è tristemente retorica: se i giornali e l’opposizione vicentina non avessero sollevato il caso facendone capire la gravità, dove si sarebbe potuti arrivare?

Attendiamo nei prossimi giorni una probabile resa dei conti interna e anche un conto esterno da saldare”, concludono Selmo e Pupillo.