“Uno degli esperti dell’inchiesta interna sul discusso e «congelato» affaire Compago, Stefano Ambrosini, ha presentato un’ingiunzione di pagamento per il lavoro svolto. Il quale ammonta a 110 mila euro“.
Attacca cosi il collega Federico Murzio un suo articolo sull’edizione odierna de Il Corriere del Veneto relativo all’affaire Compago, descrivendo la vicenda come una nuova “grana” per Agsm Aim della quale il presidente Federico Testa ha interessato i sindaci dei due comuni di Vicenza e Verona, Francesco Rucco e Damiano Tommasi.
“Nell’inchiesta interna che il Cda a guida Stefano Casali affidò all’unanimità al consigliere Fabio Sebastiano (di designazione vicentina), Ambrosini è stato solo uno dei consulenti e il suo lavoro si è tradotto in tre pareri – prosegue l’articolo, che ricostruisce la visione in merito del nuovo presidente -. Arrivato in Agsm Aim dopo il siluramento di Casali, il neo presidente Federico Testa espresse dubbi sull’opportunità di essersi rivolto ad Ambrosini riprendendo una vicenda giudiziaria che interessava il professionista ma sulla quale il tribunale non si era ancora espresso. Ragione grazie alla quale oggi Testa è indagato per diffamazione“.
La posizione dell’azienda – scrive ancora Murzio – è di voler svolgere delle verifiche di rito, ma poi onorerà il debito e cita fonti qualificate.
Intanto, il presidente Federico Testa “ha scritto a Tommasi e Rucco. per chiedere di metter fine ad anni di polemiche sulla possibilità dei consiglieri comunali di avere accesso agli atti societari”.
L’affaire Compago è relativo all’acquisto da parte di Agsm Aim della Holding di partecipazioni che controlla diverse società, tra cui Compagnia Energetica Italiana, attiva nel business della vendita di energia elettrica e gas.
L’acquisizione è stata poi “congelata” e si è appreso che le condizioni economiche pattuite dal precedente Consiglio di Amministrazione di Agsm Aim per il 35% di Compago a 6 milioni 578 mila euro sarebbero state non congrue, secondo una perizia consegnata al presidente Federico Testa che l’aveva commissionata alla società specializzata Intermonte Sim.