In non pochi si sentono legittimati, in questi giorni, ad intervenire senza competenza nel merito e formulare sentenze a sproposito – scrive Giovanni Rolando, consigliere comunale della Quinta Commissione Sociale – Una cosa è approfondire per rafforzare il sistema e superare possibili errori ed omissioni, punendo eventuali reati reati laddove siano appurati dalla magistratura. Reati da perseguire con inflessibilità. Altro è alimentare un clima di sfiducia che non farà altro che bloccare tutto e in ultima analisi non fare il bene dei minori.
Le situazioni sono da analizzare con concretezza, perché la verità è sempre concreta. Per esempio sapere che alle famiglie affidatarie, per un affido di tipo residenziale, sono corrisposti per legge 536 euro lordi al mese. Per provvedere al minore in tutto e per tutto. E che le comunità di accoglienza devono far fronte alle spese per gli operatori.
A Vicenza dunque fondamentale è che si parta dalla responsabilità di ognuno e dalla collettività, da quanti, come i consiglieri e assessori e sindaco in primis, hanno il compito della rappresentanza istituzionale. Solo partendo dalla concreta conoscenza del sistema degli affidi dei bambini e minori si assolve al dovere di farlo ben funzionare, migliorandolo, e se possibile portandolo al livello di eccellenza.
Obiettivo questo che riguarda tutti e che nulla ha a che fare con le strumentalizzazioni di qualsiasi tipo.
Alcuni dati sui minori
In Italia il 3% dei minori di 18 anni ha un handicap grave. Il 7% dei bambini ha problemi psichiatrici di varia natura. Il 10% dei bambini ha problemi di sviluppo neuropsicologico che si manifestano con disturbi nell’apprendimento e conseguenze nella socializzazione. Almeno un altro 10% ha problemi sociali.
Oggi sappiamo che fuori dalla famiglia di origine vivono 26.420 minori, quasi uno su mille minori, di cui 14.020 in affidamento famigliare, 12.400 in servizi residenziali.
In Veneto sono coinvolti quasi 1.500 minori affidati a famiglie , singoli e parenti; oltre 650 affidati a Case Famiglia e Comunità.
A Vicenza poco più di un centinaio sono i minori accolti dal CAFS, Centro Affido Famigliare e Solidarietà Sociale, gestito del Comune di cui una settantina affidati a terzi ( affido eterofamigliare) e una quarantina in affido a parenti ( affido intrafamigliare). 71 gli affidi su iniziativa dei Servizi sociali che si avvalgono di un organico costituito da due psicologi ed un assistente sociale. 35 gli affidi nell’anno trascorso in accordo consensuale della famiglia di origine.
La Regione del Veneto ha deciso giorni fa di inviare gli ispettori nei 23 Centri Affido Minori del territorio regionale. Importante conoscere e far conoscere le risultanze delle ispezioni.