Vicenza vuole essere sempre più una città a misura degli studenti universitari, anche sul delicato fronte degli affitti. Con questo spirito, Comune di Vicenza, Fondazione studi universitari di Vicenza e rappresentanti dei proprietari e dei conduttori (ANPE FEDERPROPRIETA’, ASSPPI, APPC, UPPI, APIAV-CONIAV, SUNIA, SICET-CISL, CONFEDILIZIA) hanno dato vita ieri a un partecipato incontro dal titolo “Agevolazioni fiscali del Comune di Vicenza per affitti a canone concordato agli studenti universitari”, al complesso universitario di viale Margherita.
La vicesindaca e assessora alle Risorse economiche del Comune di Vicenza, Isabella Sala, intervenuta con la consigliera Beatrice Giulia Restuccia delegata alla rigenerazione urbana, ha presentato la significativa agevolazione decisa dall’amministrazione Possamai per promuovere gli affitti a canone concordato agli studenti universitari.
“Nella manovra dello scorso anno relativa all’IMU 2024 – ha detto l’assessora Isabella Sala – abbiamo deciso di attuare una scelta forte: equiparare l’agevolazione per chi accolga studenti a quanto già previsto da anni per la tipologia generale del contratto a canone concordato.
Siamo quindi scesi dallo 0,84% allo 0,48% per contratti di almeno 9 mesi, oltre all’abbattimento dell’imposta del 25% già previsto dalla normativa nazionale.
Ciò perché, all’interno di una politica di accoglienza che miri a rendere sempre di più la nostra una città universitaria – impegno testimoniato anche dalla delega alla città universitaria affidata all’assessore Leonardo Nicolai – anche la leva fiscale è certamente interessante.
Siamo qui dunque oggi per promuovere nuovamente questa misura, proposta in modo così importante nel 2024, essendo questo un momento dell’anno in cui la ricerca della casa si riattiva.
Gli studenti stessi potranno, una volta informati e sensibilizzati, proporre ai potenziali locatori questa agevolazione che, come noto, è di interesse per entrambe le parti:
per i locatori perché porta a un risparmio su IMU e IRPEF, con la cedolare secca. Agli studenti locatari perché gli affitti sono calmierati e vi può essere un risparmio sull’IRPEF a determinate condizioni”.
L’incontro è stato aperto da Adamo dalla Fontana, presidente della Fondazione studi universitari di Vicenza che ha commentato: “Quella degli alloggi è sicuramente una problematica molto rilevante, considerando che oltre il 50% degli studenti iscritti ai corsi di laurea con sede a Vicenza proviene da fuori provincia. Sappiamo che ci sono delle difficoltà, ma allo stesso tempo è giusto evidenziare come tali difficoltà oggi caratterizzino un po’ tutte le città università italiane, per effetto dei generali rincari degli affitti e per la concorrenza di altre forme di affitto alternative di più recente sviluppo, come gli affitti brevi per i turisti. Vicenza dunque non è certamente l’unica città universitaria a evidenziare questa problematica, ma è stata tra le prime a muoversi attivamente per trovare un rimedio: ringrazio dunque l’amministrazione comunale per avere reso disponibile questa agevolazione che sicuramente rende l’affitto agli studenti un’opportunità di investimento interessante per i proprietari di immobili a Vicenza e allo stesso tempo dovrebbe essere una leva efficace per calmierare i costi sostenuti dagli studenti. Questo è certamente un esempio di come, quando si ragiona sull’accoglienza universitaria, sia possibile trovare soluzioni in grado di portare benefici a tutte le parti coinvolte e di come la presenza universitaria sia indubbiamente una risorsa anche economica per la comunità vicentina”.
I rappresentanti dei proprietari e dei conduttori (ANPE FEDERPROPRIETA’, ASSPPI, APPC, UPPI, APIAV-CONIAV, SUNIA, SICET-CISL, CONFEDILIZIA) hanno a loro volta sviluppato i temi del regime delle spese condominiali e delle garanzie dei contratti per studenti.