La missione in Afghanistan rappresenta “il più importante impegno militare delle nostre Forze armate fuori dai confini nazionali dalla Seconda guerra mondiale”. Così il ministro della Difesa Lorenzo Guerini nella sua informativa in aula al Senato sulla conclusione della missione. “Voglio ricordare con gratitudine i 723 feriti e con profonda commozione le 53 vittime italiane che hanno perso la vita al servizio della Repubblica e per portare stabilizzazione e pace in Afghanistan”.
Così il ministro della Difesa Lorenzo Guerini nella sua informativa in aula al Senato sulla conclusione della missione militare italiana in Afghanistan.
“È stata una decisione non facile, arrivata al termine di un periodo di profonda riflessione nell’ambito dell’Alleanza sul futuro della missione, durante il quale ho spesso ribadito, nell’ambito delle riunioni ministeriali, la necessità di essere aderenti al principio ‘in together, adjust together, out together’ (siamo arrivati insieme, ci siamo adattati insieme, concludiamo insieme), un principio che ha caratterizzato l’intera permanenza della Nato in Afghanistan”.
Così il ministro della Difesa Lorenzo Guerini nella sua informativa in aula al Senato sulla conclusione della missione militare italiana in Afghanistan.
“L’Italia non si sottrasse, confermando la scelta di essere produttore di sicurezza e non solo fruitore, e risultando, a seguito di una decisione condivisa dal Parlamento, tra i primi Paesi a fornire un contributo concreto nella lotta al terrorismo globale”.
Così il ministro della Difesa Lorenzo Guerini nella sua informativa in aula al Senato sulla conclusione della missione militare italiana in Afghanistan.
Per dare la giusta collocazione ad un impegno durato un ventennio occorre ricordare che lo sforzo della comunità internazionale non si è concretizzato unicamente in un susseguirsi di attività militari, di cui Resolute Support ha rappresentato l’ultimo capitolo. In questi vent’anni infatti l’intervento in Afghanistan è stato essenziale per la ricostruzione del tessuto democratico e istituzionale del Paese, che dal 2004 ha una nuova Costituzione e per ripristinare e rafforzare quei diritti civlili che il regime talebano aveva violentemente soppresso, in particolare nei confronto delle donne”.
Così il ministro della Difesa Lorenzo Guerini nella sua informativa in aula al Senato sulla conclusione della missione militare italiana in Afghanistan.
Durante l’informativa il ministro ha anche sottolineato che “non è semplice condensare vent’anni di sforzo nazionale in alcune decine di minuti di intervento così come è parimenti arduo dare la meritata visibilità alla dedizione e allo spirito di sacrificio che hanno animato l’agire dei nostri oltre 50mila uomini e donne in uniforme che si sono avvicendati in questi lunghi anni”.
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