Anche Luciano Conforti, segretario UGL della Regione Veneto ha commentato con rabbia e preoccupazione l’episodio violento al Pronto Soccorso dell’Ospedale All’Angelo di Mestre, dove un paziente dimesso ha aggredito il personale infermieristico e medico, mettendo in pericolo anche i pazienti. Come il presidente della Regione Veneto Zaia (qui l’articolo), anche Conforti ha parlato di episodio che non può essere tollerato, esprimendo a nome del sindacato solidarietà e riconoscenza al personale coinvolto, due infermiere e una primaria, evidenziando come, nonostante la gravità della situazione, tutte abbiano agito con prontezza e coraggio per proteggere i pazienti: «Un gesto – ha evidenziato Conforti – che dimostra ancora una volta l’umanità e la dedizione del nostro personale sanitario, sempre in prima linea per affrontare emergenze di ogni tipo. Tuttavia, è inaccettabile che i nostri ospedali, luoghi di cura e assistenza, continuino a essere scenario di episodi di violenza. Gli atti come quello di oggi evidenziano l’urgenza di misure più incisive per garantire la sicurezza di operatori e pazienti».
Secondo Conforti, episodi del genere non possono più essere tollerati: «È necessario implementare subito azioni concrete e incisive per proteggere chi opera ogni giorno nelle nostre strutture. L’UGL Veneto rinnova il suo appello alle istituzioni affinché si adottino interventi immediati e misure di prevenzione più efficaci. La sicurezza nei luoghi di cura – ha concluso – non è negoziabile: serve tolleranza zero contro ogni forma di violenza.»
Vianello (Lega-LV): “Manca il rispetto per chi si prodiga per la salute”
Anche Roberta Vianello, consigliera regionale della Lega-Liga Veneta, ha dichiarato tutto il suo appoggio, solidarietà e riconoscenza al personale dell’ospedale mestrino, ricordando che ormai quello delle aggressioni ai sanitari è un bollettino quotidiano: «Una escalation intollerabile e che non ha il minimo rispetto verso chi ha deciso di dedicare la sua professione ad aiutare gli altri. Ringrazio tutto il personale sanitario che ha messo in salvo tutti i pazienti presenti e gli agenti della Polizia di Stato intervenuti e che hanno arrestato il soggetto. È il primo arresto nella nostra provincia veneziana grazie al nuovo Decreto-legge n.137 entrato in vigore il 1° ottobre, che introduce misure urgenti per contrastare la violenza al personale sanitario».