Nella notte tra il 10 e l’11 giugno, scrive nella nota che pubblichiamo il Fronte della Gioventù Comunista (FGC), una squadra armata di bodyguard privati è stata responsabile di un’aggressione squadrista a colpi di bastoni, sassi e bottiglie contro un presidio di 40 facchini FedEx fuori dal magazzino Zampieri di Lodi, a due settimane da un attacco avvenuto a San Giuliano Milanese e a pochi giorni dallo sciopero di filiera di lunedì. Un lavoratore è ferito in gravi condizioni. La polizia, presente sul luogo, è rimasta a guardare mentre si consumava l’aggressione e venivano lanciati mattoni e bastoni contro i lavoratori.
I lavoratori della FedEx, organizzati dal sindacato SI Cobas, erano impegnati in uno sciopero, convocato per protestare contro la chiusura dello stabilimento di Piacenza, i conseguenti licenziamenti – circa 300 – e per richiedere maggiori diritti sui posti di lavoro.
“Lo squadrismo padronale agisce indisturbato contro la lotta sempre più coraggiosa degli operai FedEx per far ritirare i licenziamenti e la chiusura del magazzino di Piacenza, primi passi di un’enorme operazione di ristrutturazione che coinvolge migliaia di lavoratori. Repressione e aggressioni squadriste: questa è l’alba dello sblocco dei licenziamenti, mentre il MISE rifiuta l’incontro con i lavoratori e tratta in segreto con l’azienda. Esprimiamo la nostra totale ed incondizionata solidarietà ai facchini, al lavoratore ferito e al Si Cobas” dichiara Lorenzo Lang, Segretario Nazionale del Fronte della Gioventù Comunista “Nessuna intimidazione fermerà questa lotta, che proseguirà con lo sciopero nazionale della logistica del 18 giugno. Saremo di nuovo al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici della logistica fuori dai magazzini insieme al Si Cobas, come lo saremo il 19 a Roma per la manifestazione nazionale contro lo sblocco dei licenziamenti.”
I lavoratori, quindi, sono pronti a rispondere all’ennesima aggressione e rilanciano la loro protesta, con lo sciopero nazionale della logistica, indetto dal SI Cobas e con la manifestazione del 19 giugno a Roma contro lo sblocco dei licenziamenti, convocata dal SI Cobas, dal Fronte della Gioventù Comunista e da altre organizzazioni politiche e sindacali della sinistra radicale.